Motta di Livenza – L'ospedale di Motta chiude un 2008 da incorniciare. Almeno stando ai numeri, che segnalano un aumento di attività e di fatturato.

Oltre ad un 10% in più di nuove assunzioni, che in un periodo di crisi congiunturale come l'attuale rappresenta un piccolo record.

Il direttore generale Alberto Prandin (nella foto) ha illustrato i numeri di questa realtà.

Quali gli aspetti, numeri a parte, da sottolineare?

«Innanzitutto il dato della mobilità. Mi riferisco ai pazienti che da fuori Ulss scelgono di venire a Motta di Livenza per curarsi. Il dato è di circa il 58%: 58 pazienti su 100 non appartengono all'Uls trevigiana. E questo significa parecchio: l'ospedale mottense ha una certa attrattiva anche fuori dall'ambito di normale competenza. Questo dato poi cresce se analizziamo ad esempio la sola cardiologia, che nell'ambito della riabilitazione segnala il 72% di mobilità. O alla riabilitazione intensiva, giunta al 76%».

Ma oltre a fare fatturato, l'ospedale riabilitativo di alta specializzazione assume…

«Certo. Abbiamo 230 dipendenti, di cui una quarantina alle dirette dipendenze Ulss. In questo frangente abbiamo scelto di assumere altri 20 professionisti. Non so se mi spiego: in un periodo in cui fa notizia una grossa azienda multinazionale che assume cinque dipendenti, un ospedale come il nostro che sottoscrive un contratto a 20 professionisti non è una notizia da poco».

Ma quanti ricoveri avere fatto registrare quest'anno?

«Abbiamo effettuato 3.390 ricoveri, per un fatturato di 15 milioni e 598mila euro. Significa un aumento del fatturato del 12,20% rispetto allo scorso anno e del 28% rispetto al 2006, quando abbiamo ricoverato 3.411 pazienti».

Non solo degenze. A livello ambulatoriale il lavoro è stato massiccio.

«L'ospedale di Motta nel 2008 ha sfiorato le 200mila prestazioni in un anno: 180.218. Il fatturato, per la sola attività ambulatoriale, ammonta a 5milioni e 690mila euro. Dati davvero importanti che sottolineano il livello di eccellenza che stiamo raggiungendo».

Già. Ma quale il raffronto con il passato?

«Rispetto al 2007 abbiamo incrementato le prestazioni ambulatoriali del 21,10% (nel 2007 erano 148.781; 129.251 nel 2006); l'aumento del fatturato è stato del 29,76%. Nel 2006 fatturavamo circa tre milioni e mezzo di euro. I numeri testimoniano un'ascesa costante negli anni».

E per il futuro?

«Due obiettivi. Risolvere il problema della sottoscrizione del contratto lavorativo. Una realtà che la nostra struttura sta attendendola 32 mesi. Inoltre puntiamo a diventare centro di eccellenza regionale».