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18 aprile 2024

Vittorio Veneto

Ottengono il permesso si soggiorno, profughi costretti a dormire al freddo

Sei ospiti del Ceis non hanno più diritto all'accoglienza. Parrinello: "Con lo Sprar non succederebbe"

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Ottengono il permesso si soggiorno, profughi costretti a dormire al freddo

VITTORIO VENETO - Hanno ottenuto il permesso di soggiorno ma sono rimasti senza un tetto. Un felice ma difficile epilogo quello di sei profughi ospitati al Ceis di Vittorio Veneto a cui, nei giorni scorsi, la Comissione ha concesso quel permesso tanto ambito che permetto loro di rimanere in Italia ma, al contempo, li priva di ogni diritto di accoglienza presso quella struttura dove finora avevano alloggiato. "Due ragazzi potranno ancora stare per qualche giorno al Ceis, mentre altri quattro sono sulla strada, costretti a dormire fuori al freddo - riferisce Pier Lorenzo Parrinello (in foto), del Gallo Rosso, in prima fila per la difesa della causa dei migranti - Ieri abbiamo accompagnato i ragazzi a fare domanda di alloggio agli interventi sociali, ma per avere una risposta dobbiamo aspettare qualche giorno".

 

La situazione, per i giovani profughi, è tragica. Ottenuto quel permesso a cui ambivano si trovano senza un tetto, senza un soldo, senza cibo, senza la possibilità di procacciarselo. Una condizione che si potrebbe evitare, come ricorda Parrinello, "se il Comune aderisse allo Sprar". Il modello di accoglienza diffusa infatti prevede che i Comuni possano prolungare l'accoglienza fino a sei mesi a carico dei finanziamenti europei. Al contrario, non aderendo al modello, il Comune si trova a dover attingere dal denaro comunale per farsi carico dell'assistenza di questi ragazzi che, una volta ottenuto il permesso, passano in carico all'assistenza sociale come gli altri cittadini.

 

"In questo momento la necessità di adesione al bando Sprar si fa più forte, concreta e la nostra campagna per spingere il sindaco Roberto Tonon e i primi cittadini del circondario ad aderirvi assume più valore - continua Parrinello - Sabato alle 12.30 saremo davanti alle scuole in via Vittorio Emanuele II. Noi del Gallo Rosso e alcuni ospiti del Ceis stiamo organizzando un volantinaggio che proseguirà con una passeggiata per l'accoglienza degna. Una campagna per sensibilizzare gli studenti e i cittadini sulla situazione e far capire l'importanza per la città di Vittorio Veneto e limitrofi di aderire allo Sprar".

Bando che scade il 15 gennaio e al quale il Comune non ha dato segno di voler aderire. Nonostante i notevoli vantaggi - sottolineati dalla Rete Solidale, dal circolo Sel, da Razzismo Stop e dal Gallo Rosso - che questo portebbe. Ai migranti e a noi.

 


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