PADOVA - Non torna subito in sella a Padova Massimo Bitonci, il sindaco 'sceriffo' della Lega disarcionato nel novembre 2016 da sua stessa maggioranza, che guida la sfida per Palazzo Moroni ma dovrà affrontare il secondo turno (con ogni probabilità) con il candidato del Pd, l'imprenditore Sergio Giordani. Le prime proiezioni vedono Bitonci al 37% dei voti, e Giordani al 27%. Il risultato più eclatante, è però quello del prof universitario Arturo Lorenzoni, che con la sua 'Coalizione civica' è accreditato di un 24%.

Distanze un po' più nette si leggono invece nei primi voti scrutinati (21 sezioni su 206), in base ai quali Bitonci viaggia sul 41%, Giordani poco sotto il 30% e Lorenzoni sul 21%. Sia le proiezioni che i parziali farebbero registrare invece una debacle per il Movimento Cinque Stelle, inchiodato con il candidato Simone Borile al 6-7%.

Il ballottaggio del 25 giugno appare insomma l'esito più probabile di questa tornata amministrativa, che doveva misurare la reale presa della Lega Nord in una città che Bitonci aveva strappato solo due anni fa al centrosinistra.

In netto calo anche qui l'affluenza alle urne, 60,7%, dieci punti in meno rispetto alle comunali del 2014. Un dato visto negativamente dal Pd. "E' probabile che la bassa affluenza possa aver generato un riscontro positivo per il centrodestra, ma dovremo aspettare ancora per capire" ha commentato il neo segretario regionale dei Dem, Alessandro Bisato.