Pallamano Oderzo promossa in A1
Dopo due over time la squadra dei coach Cavallaro e Bufardeci supera Crenna 24-20 e conquista la promozione un anno dopo la squadra femminile
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ODERZO - La Pallamano Oderzo vince la finale di Borgo San Lorenzo e fila dritta in Serie A1 bissando il risultato della squadra femminile lo scorso anno.
Il palazzetto di Borgo San Lorenzo è esploso al fischio finale di Crenna-Oderzo finale della Final8 della A2 maschile.
Dopo 70 minuti, compresi due tempi supplementari, Oderzo batte Crenna (Varese) e timbra il cartellino del passaggio in A1, con tanto di Coppa Italia di categoria.
Protagoniste indiscusse, le difese e i portieri, a troneggiare il “portierone” opitergino Marko Milovanovic senza dubbio il miglior giocatore in campo.
La parte difensiva l’ha fatta da padrona, solo 17 reti nel corso del primo tempo.
Nei due tempi supplementari, la stanchezza e la lucidità mentale hanno fatto la differenza.
Qui ha fatto la differenzala qualità dell’Oderzo che a fronte dell’estremo nervosismo dei giocatori del Crenna, mette a segno un parziale di 6-2 con due rigori trasformati da Giolo, due reti ancora di Mazzariol, Stival e Campodall’Orto a chiudere.
Sul 24 a 20 è Oderzo a conquistare la promozione in serie A1 e alzare la Coppa Italia dell’A2 maschile.
La società opitergina dopo aver conquistato lo scorso anno la massima serie con le ragazze e aver disputato da matricola un campionato strepitoso, ha centrato ancora un prestigioso secondo traguardo: aver portato in A1 anche la squadra maschile.
Final8 – Finale
A2M Pallamano Oderzo – Crenna 18-18 (d.t.s. 24-20)
Pallamano Oderzo: Giolo 2, Ongaro , Mazzariol 8, Paladin M 4, Paladin A 4, Marcuzzo A. 1, Campo Dall’Orto 4, Karrobi , Franceschini , Tonon, Hadzimujic , Segat , Da Fré, Stival 2, Segat.
Allenatore: Alessandro Cavallaro e Angelo Bufardeci
Crenna: Ritucci, Corazzin, Introini, Primon 2, Faiaro 3, Larichiutta M. 2, Gaoza 5, Bragato, Provenzi 2, Bartoli, Dall’Ava 3, Larichiutta C. 1, Matta 2.
Allenatore: Cennamo Francesco
Arbitri: Passeri e Rinaldi
foto Nicola Zoppa