Pamela, Oseghale accusato di stupro e omicidio. Indagini chiuse
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La procura di Macerata ha chiuso le indagini nei confronti di Innocent Oseghale, il nigeriano finito in carcere per la morte di Pamela Mastropietro, la ragazza romana fatta a pezzi e chiusa in due trolley abbandonati nella campagna di Macerata. Il nigeriano deve rispondere di omicidio, violenza sessuale, vilipendio, distruzione soppressione o sottrazione di cadavere e occultamento.
"La nostra attenzione si focalizzava su due aspetti - spiega all'Adnkronos l'avvocato Simone Matraxia, difensore di Oseghale - Riguardo alla causa della morte, con tutto rispetto per la procura, gli esiti della relazione tossicologica sono opinabili. Secondo noi il giudizio deve tenere conto della situazione oggettiva di una persona perché l'intossicazione acuta può essere provocata anche da dosi minime a seconda dell'assuntore".
Inoltre il legale non concorda con la "ricostruzione fattuale" visto che "secondo noi era presente uno dei due indagati nell'abitazione, ossia Desmond, chiamato in causa dal nostro assistito". Escono di scena invece gli altri due nigeriani, Lucky Awelima e Desmond Lucky che restano in carcere solo per spaccio.