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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

IL PARCO DAN C'E'

A un anno dalla morte di Dan l'intitolazione del parco di via Schiapparelli

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IL PARCO DAN C'E'

Vittorio Veneto - Mercoledì 4 febbraio 2009 una folla attonita si raduna all'entrata del parco di via Schiapparelli e silenziosa osserva mentre una targa improvvisata viene piantata sull'erba.

Domenica 31 gennaio 2010, di nuovo gente in via Schiapparelli, meno silenziosa ma comunque emozionata, fa da cornice alla cerimonia:il parco della zona industriale di San Giacomo di Veglia diventa ufficialmente il parco Alberto Dan (nella foto a sinistra).

A questo punto è impossibile non provare ad immaginare quale sarebbe potuta essere la reazione che "il Dan" avrebbe avuto alla nomina: forse avrebbe spalancato gli occhi fissandoli in una espressione fra l'attonito e lo sbalordito, o invece si sarebbe lasciato andare a una di quelle sue risate che, come una nuotata, sapevano contagiare tutti i muscoli del suo corpo.

Una montagna Alberto, in grado di franarti addosso il suo entusiasmo e, come tutte le montagne, essere punto di riferimento e orientamento. Ecco perché quello slogan da lui coniato, "il Dan c'è", riassumeva in due parole la sua essenza e la sua sostanza. Il parco a lui intitolato è (una) delle sue battaglie: luogo perfetto per quel suo postulato di fare politica, contenuto in una parola... aggregazione.

Aggregare significava rompere l'isolamento cresciuto nella nostra società, aggregare significava aprire un confronto (mai uno scontro) su idee diverse ma convogliabili su fini comuni. E poi quel parco, salvato dal proliferare di capannoni, aveva la distanza giusta dal centro abitato, salvaguardia acustica per chi, in caso di concerti, poco apprezzasse le schitarrate dei " Bambini cattivi " o gli acuti dei "Toys ".

Questo spazio sociale è solo una delle eredità lasciate da Alberto Dan, un'altra è sicuramente dipinta nei  visi e negli occhi di quei ragazzi che a titolo volontario hanno nel tempo libero  provveduto a rifare la pavimentazione, tagliato il verde, sistemato le cordonate e, non senza emozione, poggiato il cippo in marmo che adesso troneggia all'entrata, trasformando questo luogo in un simbolo di amicizia oltre che di ricordo.

Un anno fa, dolente su una cancellata sventolava uno striscione.. c'era scritto " il Dan c'è e ci sarà sempre ". Ricordava  qualcuno la straordinaria forza che sanno avere le parole quando diventano azione.

Oggi grazie al parco e a chi sta dando continuità alle sue idee le parole di quello striscione sono realtà .

Paolo Pagotto

Nella foto sopra: l'intitolazione ufficiosa del parco di via Schiapparelli ad Alberto Dan, il 4 febbraio 2009.
 

 


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