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25 aprile 2024

Italia

Pd, Renzi: "Regole per segreteria, stavolta non mi faccio fregare"

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Pd, Renzi:

FIRENZE - Per il congresso del Pd "c'è bisogno di fissare la data, fare regole per primarie aperte e dare un messaggio di speranza e non di rassegnazione, mentre invece vedo solo messaggi di rassegnazione". Poi l'avvertimento: "Prima facciano le regole, poi decido se partecipare. Stavolta non mi faccio fregare. Io stavolta non la faccio, la battaglia in solitaria. L'altra volta l'ho fatta per smuovere un po' le acque, ho fatto una battaglia contro tutto e tutti". Parola di Matteo Renzi, intervistato a Firenze da Massimo Giannini e Claudio tito in occasione della 'Repubblica delle idee'.

"Oggi si è aperta la partita e la partita che si apre ha il Pd come elemento chiaro", ha proseguito il sindaco di Firenze, che dice: "Caro Epifani, devi fissare la data del congresso - è l'invito del sindaco di Firenze- Bisogna avere un congresso fissato. Epifani può decidere se fare primarie aperte il 27 ottobre o il 3 novembre".

"Se nel Pd cresce la richiesta di cambiare l'Italia, ci rifletteremo - ha spiegato il sindaco - ma se invece è una battaglia per correnti, e per vivacchiare, io non ci sarò".

"Il nostro partito ha un nome bellissimo, non va assolutamente cambiato", continua Renzi, che ha ricordato i Democratici americani, citando i fratelli Kennedy, Bill Clinton e anche l'esperienza del New Labour inglese, "tutte esperienze della sinistra mondiale".

Poi il capitolo governo. "Se Letta cambia il Paese, io sto con Letta, non ho ambizioni personali. In tutti noi ci deve essere solo un'ambizione: quella del Paese", dice Renzi. "Non credo che qualcuno di noi abbia bisogno di andare a votare, almeno né io né Letta", prosegue affermando che "non aiuta certamente il bipolarismo italiano".

E riguardo alla durata dell'esecutivo, il sindaco di Firenze ha osservato: "Se il governo fa le cose per bene allora può andare avanti, altrimenti dico chiaramente che vada a casa". "Il punto sono le cose che vanno fatte per il bene dell'Italia e per cambiare il Paese". Di fatto, Renzi ha contestato l'interpretazione giornalistica, riportata oggi da alcuni organi di stampa, secondo cui lui vorrebbe andare al più presto al voto: "Il governo deve dare un orizzonte sui problemi e non pensare ai tempi della sua durata. Deve fare le cose che vanno fatte, altrimenti, lo ripeto, è meglio che vada a casa".

"Nessuno di noi - continua quindi il sindaco di Firenze - ha mai pensato di fare una battaglia generazionale e anagrafica", ma la vera questione ora "è rottamare le idee".

Quanto alla cosiddetta 'rottamazione anagrafica', "i cittadini hanno risposto -ha osservato Renzi- Abbiamo il Parlamento più giovane della storia repubblicana. Ora la vera questione è rottamare le idee, l'ansia da 'riformite', il continuare a rimandare i problemi. Da noi per analizzare i problemi si fanno le commissioni".

Non manca infine una battuta: "Letta è proprio bravo, perché lui è capace di governare insieme a Brunetta e Schifani. io non ne sarei capace".

(Adnkronos)

 



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