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19 aprile 2024

Castelfranco

Pedemontana, il kamut è salvo

Tregua tra Evelino Signori e la Sis

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Pedemontana, il kamut è salvo

ALTIVOLE/VEDELAGO Tregua tra la Sis ed Evelino Signori, l’odontotecnico proprietario di un terreno tra Altivole e Vedelago che ha impedito alle ruspe al lavoro per il cantiere della Pedemontana di accedere alla sua proprietà facendo da scudo umano.

Ieri si è tenuto un incontro tra lo stesso Signori e rappresentati della Sis in municipio a Vedelago, con la mediazione del sindaco Cristina Andretta e del vicensindaco Marco Perin.

L’accordo sostanzialmente prevede che le ruspe non entrino nella proprietà di Signori fino a quando non avrà raccolto il kamut biologico che coltiva nel campo al centro della disputa.

 

All’incontro era presente anche Romeo Scarpa, presidente di Italia Nostra Treviso, che ha sostenuto Signori nella sua battaglia. Lo stesso Scarpa successivamente al confronto ha diffuso una nota.

“Ringrazio l’amministrazione comunale, nelle persone del sindaco, del vice-sindaco e del comandante della Polizia Locale, per l'attività di mediazione fatta tra il cittadino Evelino Signori ed il concessionario Sis-Dogliani della Spv, ma mi permetto di evidenziare che, oltre alla questione specifica e personale, esistono anche ulteriori livelli che meritano tutta l'attenzione di un’amministrazione, che voglia essere vicina ai cittadini, garante della legalità e della tutela del territorio”, scrive.

 

Si rivolge alla stessa amministrazione di Vedelago. “Consigliamo all’amministrazione di verificare in modo formale che la polizza fideiussoria stipulata dal concessionario con la Regione Veneto per eventuale grave inadempimento (cioè per il fallimento del soggetto e dell'opera) sia sufficientemente capiente (ci risultano solo 84 milioni di euro) e che tale polizza sia valida, cioè che siano pagate le rate al fideiussore”, scrive ancora.

“Un’ulteriore e non secondaria questione – conclude - dal nostro punto di vista di associazione impegnata per la tutela del paesaggio e del territorio portatrice di interessi diffusi, è la mancanza di valutazione di ottemperanza alle prescrizioni ambientali poste dal Cipe sia per il progetto definitivo che per i progetti esecutivi (con le varie varianti sostanziali) da ottenere presso il Ministero dell'Ambiente”. 

 


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