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29 marzo 2024

Castelfranco

Pedemontana: Regione Veneto, verso fine relazione Corte Conti

Puppato: “Per Regione è game over”

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Cantiere Pedemontana Veneta

CASTELFRANCO/MONTEBELLUNA - In relazione alla lettera con cui la sezione centrale di controllo della Corte dei Conti rinnova le richieste di chiarimento sulle criticità già segnalate sulla passata gestione commissariale della Superstrada Pedemontana Veneta e con cui si concede una proroga fino al 30 giugno, la Regione del Veneto conferma che la redazione del documento è in corso di completamento, che i chiarimenti saranno precisi e puntuali per ciascuno degli argomenti trattati e che il materiale sarà inoltrato ben prima di tale data.

Nel ribadire la strategicità dell'infrastruttura, indispensabile al sostegno delle economie di alcuni fra i distretti industriali più forti d'Europa, e pertanto la necessità di completare l'arteria nel tempo più breve possibile, la Regione del Veneto ribadisce la totale collaborazione con la Corte dei Conti e di essere come sempre a completa disposizione. 

 

PUPPATO, PER REGIONE GAME OVER - "Sarà danno erariale, manca l'ufficialità, ma l'intenzione di aprire la procedura è evidente dalla nota della Corte dei Conti del 10 maggio 2017, una vera e propria bomba che farà scoppiare il progetto Superstrada Pedemontana e probabilmente avrà riflessi sull'intera vita politica del Veneto". Lo afferma la senatrice del Pd Laura Puppato, che, commentando la nota della Corte dei Conti inviata a Regione, SiS, ministeri e amministrazioni comunali coinvolte, parla di "game over" per il progetto.

 

"Se Zaia credeva di poter dormire sereno fino ad ottobre blaterando di autonomia - aggiunge -, ora dovrà fare i conti con questo, perché entro 30 giorni avremo tutte le risposte che chiediamo da anni e questa volta non potrà sfuggire dicendo che i documenti sono secretati".

"La Corte dei Conti - continua - ha messo in fila tutti i problemi che abbiamo più volte sollevato, a partire dal partenariato pubblico-privato che non solo non ha prodotto alcun risparmio, ma anzi ha fatto esplodere i costi e messo in forte dubbio la conclusione dei lavori, le previsioni di traffico completamente sballate (e che oggi vorrebbero farci credere come conseguenza della crisi), quando tutte le altre autostrade venete hanno invece aumentato il traffico rispetto al periodo precedente al 2008; l'assenza, folle, di una clausola nel contratto che prevedesse che il privato perdesse il contratto in caso di inadempienza finanziaria, l'esplosione del contributo pubblico da 173 a 914 milioni di euro, i ritardi con cui vengono indennizzati gli espropriati, la mancanza delle opere accessorie nel calcolo totale della spesa".

 

"Insomma - conclude - un disastro sotto ogni punto di vista, in cui Zaia e la Lega Nord ci hanno trascinato, nonostante da anni avessimo più volte previsto l'attuale situazione. Finiremo per pagare quest'opera con 12 miliardi di soldi pubblici, senza alcuna garanzia di rientrare delle spese tramite il pedaggio".

 



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