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19 aprile 2024

Conegliano

"Pediatria a Conegliano e Vittorio Veneto in difficoltà, situazione insostenibile"

La denuncia del sindacato UILFPL

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CONEGLIANO - Il sindacato U.I.L.F.P.L. “denuncia lo stato di difficoltà in cui versa l’unità operativa di Pediatria del presidio ospedaliero di Conegliano e Vittorio Veneto ULSS 2 Marca Trevigiana che, a partire dal mese di aprile dello scorso anno, è in carenza di quattro medici. Al momento non vengono prospettate dall’amministrazione soluzioni radicali, ma di tipo “tampone”, ricorrendo a personale che proviene dall’ospedale di Treviso (due medici 72 ore ciascuno al mese), con un recente appalto ad una cooperativa delibera n. 2110 del 25/10/2019 per coprire turni di guardia sia a Vittorio Veneto sia a Conegliano, con notevole turnover mensile”.

 

“Ci si trova di fronte ad una situazione insostenibile derivata dal ricorso al lavoro straordinario per risolvere croniche carenze di organico, dalla mancata possibilità di fare 182 ore di aggiornamento anno più 8 giorni di permessi retribuiti /anno e dalla necessità di dovere coprire quasi tutti i week end, 4 su 5 al mese – continua il coordinatore Giuseppe Di Sabatino -. I carichi di lavoro aumentano, così come il tempo di permanenza in reparto, a scapito della partecipazione a corsi di aggiornamento professionale previsti contrattualmente.​ Tuttavia, pur in carenza di personale, si “consiglia” la fruizione delle ferie per problemi di budget aziendale, salvo poi bloccarle per palesi esigenze di servizio. Mentre i lavoratori non mangeranno il panettone a Natale, in quanto impegnati in straordinari​ non pagati, il cittadino si trova intrappolato in un sistema sanitario di basso livello, dovuto a una sanità​ menomata dal blocco delle assunzioni. In questo modo, un servizio di emergenza pediatrica  non può funzionare a lungo. Turni di lavoro massacranti, in condizioni di stress psico-fisico, stanno​ sabotando l’efficienza di un servizio chiave,​ dal quale in molti casi dipende la vita dei pazienti. Non si fa più programmazione,​ per questo​ si rischia di vanificare i risultati faticosamente ottenuti sul campo con anni di sacrificio come dimostra la “certificazione di qualità”. Questa battaglia non è fatta dai medici, ma dal personale sanitario che il sindacato U.I.L.F.P.L. rappresenta, in favore della popolazione tutta, affinché sia curata nel momento di massimo bisogno”.

 



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