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29 marzo 2024

Conegliano

Perdite idriche, Piave Servizi utilizza tecnologie internazionali

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Perdite idriche, Piave Servizi utilizza tecnologie internazionali

CODOGNE' - Piave Servizi Srl, gestore del servizio idrico integrato per 39 Comuni delle province di Treviso e Venezia, è costantemente impegnata a cercare di incrementare l’efficienza della rete idrica con l’obiettivo di ridurre i costi di gestione e risparmiare la preziosa risorsa.

 

Con il termine “perdite”, nella rete di acquedotto vengono comprese l’acqua utilizzata per la gestione della rete (lavaggi di condotte, lavaggi di serbatoi, sfiori di sovrappressione, sfiori di sicurezza), quella fornita agli utenti e non misurata (i contatori di utenza hanno un grado di precisione inferiore rispetto ai misuratori alle fonti e agli ingressi nelle reti distributrici.

 

Con contatori nuovi il difetto di misura può raggiungere il 6%), quella utilizzata a scopo antincendio dai Vigili del Fuoco e l’acqua dispersa per la rottura delle tubazioni e/o delle loro giunzioni. È in quest’ultimo punto che Piave Servizi interviene con l’obiettivo di raggiungere in tutto il territorio servito una percentuale di acqua persa nell’ordine di quella ritenuta fisiologica (10%).

 

Già una vasta area del territorio dei 39 Comuni ha raggiunto questi livelli di eccellenza con percentuali di perdita tra il 10-15% (tra le eccellenze a livello nazionale). I Comuni rivieraschi del fiume Piave nella sua sinistra idrografica (Salgareda, Ponte di Piave, Cimadolmo, Ormelle, San Polo di Piave) e Fontanelle hanno reti con un indice che varia tra il 15 e il 20% grazie anche alla specifica campagna di ricerca perdite effettuata da Piave Servizi l’anno scorso.

 

La costanza nell’effettuare queste campagne e i conseguenti interventi di riparazione/sostituzione sono alla base dell’efficienza delle reti e della loro buona conservazione.

 

Emblematico è il caso della rete di Santa Lucia di Piave, dove la continuità degli interventi effettuati ha consentito di ridurre l’uscita notturna (principale indicatore di perdite in rete) del 67% risparmiando così il funzionamento di un’elettropompa da 50 kW che oggi viene attivata solamente nei momenti di massimo consumo. In questi giorni alcuni media nazionali hanno fatto riferimento alle tecniche utilizzate in Israele per l’irrigazione del loro arido territorio.

 

Da sempre la tecnologia israeliana è stata tenuta in considerazione se si parla di risparmio d’acqua. Piave Servizi, già in tempi non sospetti, ha fatto riferimento a quel know – how studiando l’innovativo sistema di ricerca perdite sviluppato dall’azienda Utilis Ltd a pochi chilometri da Tel Aviv: servendosi della medesima tecnologia utilizzata per cercare l’acqua su altri pianeti, la ditta analizza le immagini satellitari per rilevare, attraverso un’analisi algoritmica avanzata, le perdite idriche dalle reti di distribuzione di acqua potabile.

 

Grazie alla propria tecnologia in grado di monitorare le perdite idriche attraverso l’analisi delle immagini satellitari, Utilis Ltd. è stata premiata con il massimo dei voti al concorso 2017 indetto dall’organizzazione no-profit statunitense Imagine H2O, che ogni anno sprona le nuove startup tecnologiche a sviluppare soluzioni per i problemi di approvvigionamento idrico globale.

 

Il sistema elaborato da Utilis consente di identificare le perdite di acqua coprendo, in una sola volta, migliaia di chilometri quadrati di territorio, con un significativo risparmio in termini di tempo e di spesa rispetto all’utilizzo dei tradizionali metodi di ricerca delle perdite dagli acquedotti, e permette di visualizzare con precisione la loro posizione.

 

I risultati ottenuti hanno attendibilità elevate, sull’ordine dell’80-90%, e riescono a ubicare la perdita nell’arco di pochi metri. “Piave Servizi, che ha nel suo DNA la ricerca e lo sviluppo per la riduzione del consumo energetico e dei costi di gestione, è tra le prime aziende in Italia a sfruttare questa nuova tecnologia” chiosa il presidente Alessandro Bonet, che ricorda come Piave Servizi “abbia effettuato una campagna di ricerca sull’intera rete gestita (circa 3.000 km), i cui risultati sono attesi nei prossimi giorni, che ci consentirà di intervenire nel breve periodo eliminando i punti di rottura e riportando l’indicatore a valori tra il 10 e il 20% e, con la ripetizione nei prossimi anni della campagna di ricerca, di mantenere il livello di efficienza della rete prolungandone la vita media”.

 

L'investimento ha un costo di circa 200.000 euro che si conta di recuperare entro un triennio in termini di minori costi, minore sfruttamento della risorsa e incremento della capacità di servizio.

 



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