Castelfranco – Michele Fusaro incapace di intendere e di volere? Ha intenzione di appurarlo il Tribunale di Venezia, che questa mattina ha ammesso la richiesta di perizia psichiatrica per il reo-confesso. La mattina del 12 dicembre prossimo i perito nominato dal giudice e quelli delle parti giureranno.

Nel pomeriggio, alle 15, si recheranno in carcere a Vicenza dove si trova Michele Fusaro per un primo contatto.

L’obbiettivo è ovviamente arrivare a capire se sia pazzo oppure no. Come era stato preannunciato, i legali del falegname di Bassano accusato di aver sequestrato e ucciso Iole Tassitani hanno presentato richiesta di rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica.

Il giudice ha accettato. «Purtroppo è stata ammessa la perizia psichiatrica – commenta l’avvocato Roberto Quintavalle, legale della famiglia Tassitani insieme al collega Fabio Pavone -. È stato presentata la richiesta di rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica cui io mi sono opposto ferocemente, ma alla fine è stata ammessa comunque».

Ci sarebbero dei precedenti. I legali di Fusaro hanno puntato su questo.

«L’avvocato Piero Longo – afferma sempre Quintavalle – ha depositato due cartelle cliniche insieme alla richiesta di perizia psichiatrica per Michele Fusaro. La prima risale a quando aveva quindic’anni: aveva ingerito delle pastiglie e si tratterebbe di un presunto tentato suicidio dovuto al fatto che il padre non lo lasciava uscire di casa. La seconda, invece, risale al 2003 e riguarderebbe un periodo di depressione che Fusaro avrebbe avuto in seguito alla separazione dalla moglie».