TREVISO - Il sindacato dei lavoratori di polizia torna ad alzare la voce e chiede rinforzi alla questura di Treviso per far fronte al problema della criminalità.

“I fatti che in questi giorni sono accaduti in provincia, la cittadinanza che reagisce alla violenza dei furti in casa, sono il segno lampante di ciò che sta accadendo anche in un territorio apparentemente tranquillo come quello di Treviso - ha dichiarato Giovanna Gagliardi segretaria provinciale Silp Cgil di Treviso - . Sono evidenti le difficoltà legate al numero e all'età degli operatori, che abbiamo più volte ribadito, sostenendo la necessità che la politica guardi all'unificazione delle Forze dell'Ordine a competenza generale, Polizia di Stato e Carabinieri, come soluzione immediata, sconfiggendo le lobby di potere che non vogliono realmente fino in fondo la sicurezza del territorio, Nazionale e Veneto”.

“Apprezziamo -continua Gagliardi - per questo la proposta dell'assessore di riferimento, che indica la strada di una sicurezza partecipata, ben diversa dalle inconsistenti, pericolose e per fortuna fallite ronde padane. Riteniamo corretta l'impostazione con la quale il primo cittadino di Treviso porta avanti le ragioni di un effettivo aumento delle Forze dell'Ordine sul territorio. Dall'allarme delle baby gang, fino all'infiltrazione mafiosa che soffoca e stritola l'economia, tutto si contrasta solo con le risorse: razionalizzazione delle forze, contenimento delle gerarchie e investimenti in uomini e mezzi. Quello che per noi operatori di Polizia risulta incontrovertibile è la necessità di aumentare e impiegare meglio gli operatori presenti sul territorio per garantire maggiori livelli di sicurezza, consapevoli però -conclude - che per far ciò occorrono investimenti e non riduzioni delle spese destinate alla sicurezza”.