MILANO - Piazza Affari perde terreno sulle incertezze sul futuro del governo Letta. Il Ftse Mib ha toccato una flessione del 2% a 16.996 punti, mentre lo spread Btp-Bund ha superato quota 245 punti.

Le borse europee scambiano in territorio negativo a meta' mattina. Francoforte segna una flessione dello 0,22% a 8.398 punti, Parigi dello 0,67% a 4.042 e Amsterdam dello 0,60% a 372,42. Male Madrid (-0,99% a 8.600) mentre la piazza di Londra è chiusa per festività.

A Milano Mediaset si aggiudica la maglia nera del Ftse Mib. Il titolo del gruppo televisivo che fa capo alla famiglia Berlusconi cede il 5% a 3,19 euro, poco sopra i minimi di seduta, mentre il Ftse Mib lascia sul terreno l'1,80%.

Pesanti i titoli finanziari. Mps, fra i bancari, cede l'1,62%, Banco Popolare l'1,17%, Mediobanca perde l'1,49%, Unicredit l'1,22% e Intesa Sanpaolo l'1,09%. In controtendenza Bpm, in rialzo dell'1,58% a 0,40 euro, sulle nuove voci di ipotesi di aggregazioni della popolare milanese. Fonsai, fra gli assicurativi, cede l'1,13%, generali lo 0,71% e Mediolanum lo 0,35%.

Fiat arretra dello 0,98%, Fiat Industrial dell'1,09% e Finmeccanica dell'1,28%. In calo, nel comparto energetico, Eni (-0,69%) ed Enel (-0,38%). Telecom Italia è ben comprata e sale dell'1,04% a 0,49 euro.

Chiusura positiva per le principali piazze finanziarie asiatiche. Hong Kong sale dello 0,65% a 22.005 punti, Seul dello 0,95% a 1.887 e Taipei dello 0,28% a 7.984. I dati del mercato immobiliare negli Stati Uniti diffusi venerdi' scorso (vendita di nuove case a luglio in flessione del 13,4%, il dato peggiore da maggio 2010) hanno allontanato lo spettro di una riduzione del sostegno all'economia da parte della Federal Reserve.