24/04/2024pioggia debole

25/04/2024pioggia debole e schiarite

26/04/2024nubi sparse

24 aprile 2024

Vittorio Veneto

Piazza Meschio, sì all’accordo

Votato dalla maggioranza dopo 4 ore di dibattito

| Claudia Borsoi |

immagine dell'autore

| Claudia Borsoi |

Piazza Meschio, sì all’accordo

VITTORIO VENETO – Il comune di Vittorio Veneto ha approvato la proposta di accordo conciliativo con Edilvi e Zurich: piazza Meschio sarà ultimata per il 2017. I contenuti dell’accordo sono chiari: la convenzione siglata tra comune e Edilvi nel 2008 viene sciolta, il comune rinuncia per 90 anni alla servitù ad uso pubblico su 40 parcheggi che si trovano al primo livello del parcheggio interrato, parcheggi che Edilvi cede a Zurich che si impegna ad ultimare la piazza, secondo il progetto già approvato dalla Sovrintendenza nel 2014 e implementato dall’illuminazione pubblica, entro un anno. A carico di Edilvi il completamento e il collaudo del parcheggio interrato. Ogni giudizio pendente davanti al tribunale sarà abbandonato.

 

L’accordo è stato lungamente discusso nel corso del consiglio comunale di ieri sera, 7 marzo: si è giunti al voto intorno alle 24,30, dopo 4 ore di dibattito, tra interventi tecnici e politici. Compatti tutti i consiglieri del Pd e di Cambia Vittorio che hanno votato a favore dell’accordo (assente dalla seduta per motivi di lavoro solo il consigliere Alessandro De Bastiani); contrari Lega Nord e Forza Italia, mentre Matteo Saracino di Partecipare Vittorio ha invece lasciato l’aula al momento del voto.

 

Mentre il sindaco Roberto Tonon ha ripercorso la cronistoria delle vicende legate al complesso residenziale un tempo casa di riposo e a piazza Meschio, dal 2003 ad oggi, il professor Ezio Micelli, consulente incaricato dall’amministrazione di redigere una perizia, ha sviscerato il tema da un punto di vista tecnico evidenziando tre scenari. Il primo è che a completare la piazza sia Edilvi come da Piruea del 2008, ipotesi subito scartata: «Edilvi – ha dichiarato in aula – non ha intenzione di portare a termine i lavori». Ipotesi 2: il comune completa la piazza con le risorse frutto dell’escussione della polizza. In questo caso Micelli ha evidenziato come escutere la polizza non sia un atto semplice e non comporti l’intero importo di 1,4 milioni di euro, bensì il massimo escutibile è di 580 mila euro, somma che però non consentirebbe di completare interamente la piazza perché, in totale, ci vorrebbero – è stato chiarito in aula ieri sera – 790 mila euro. Senza contare che non è detto che si ottengano tutti i 580 mila euro ipotizzati e se anche il comune vendesse i 40 parcheggi non riuscirebbe a coprire l’intero costo. Inoltre ci vorrebbero almeno tre anni per ultimare la piazza, con uffici comunali che dovrebbero dedicarsi solo a questo cantiere tralasciandone altri. Infine il terzo scenario, quello sostenuto dalla perizia: conciliazione tra le parti con natura transattiva, con 40 posti auto trasferiti a Zurich (valore di circa 400 mila euro) che si impegna a completare la piazza. «C’è una responsabilità degli amministratori nel decidere ma anche nel non decidere e lasciare le così come stanno – non ha nascosto Micelli -. Il giudice amministrativo ha esortato a trovare un’intesa», ricordando poi come tutte le parti perderanno qualcosa.

 

Sempre dal punto di vista tecnico, l’avvocato Barbara Colla dell’avvocatura civica ha evidenziato come l’escussione della polizza non sia così automatica e potrebbe essere soddisfatta fra 3 o 10 anni in base al grado di giudizio, senza contare le “sopravvenienze contrattuali”, ovvero modifiche progettuali che si sono rese necessarie in corso d’opera, come quelle a seguito dei ritrovamenti archeologici o la mancata apertura delle lunette al piano terra. Elementi che verrebbero tenuti in considerazione dal giudice. E anche se escussa, la somma rimarrebbe congelata finchè i gradi di giudizio non saranno conclusi.

 

«Chiedo per una volta di uscire tutti dalle logiche degli interessi di partito e di far prelevare l’interesse generale di ridare con urgenza la piazza ai cittadini, tenendo conto che la situazione economica e giuridica complessa in cui ci troviamo chiede un onorevole accordo – l’esortazione in aula del sindaco Roberto Tonon -. Se i giudici evidenziano che dal momento della sottoscrizione della convenzione ad oggi sono intervenute delle variazioni che comportano inevitabilmente una nuova negoziazione degli accordi originari, dobbiamo responsabilmente prenderne atto. Non bisogna aver paura di cadere sotto la scure della Corte dei Conti solo perché si sottoscrive una transazione».

 

Il consigliere Gianantonio Da Re conferma che andrà alla Corte dei Conti: «Nessuno pensi di avere sconti» ha dichiarato in aula con riferimento ai 19 esposti depositati dalle opposizioni quando lui era sindaco. «Questo accordo non sta in piedi dal punto di vista economico. Quando si fa una polizza si è coperti oppure no? Come può esserci un atto francescano di Zurich verso il comune?» si è chiesto in aula con riferimento alle somme citate da Micelli (se fosse pagata la polizza, Zurich dovrebbe dare 580 mila euro, mentre i lavori che si impegna a fare valgono 790 mila euro). «Se Edilvi vende i suoi parcheggi a 1.300 euro al metro quadrato e il comune cede 1.084 metri quadrati a Zurich, i parcheggi valgono oltre un milione di euro» ha annotato Gianluca Posocco. «Perché un’assicurazione non dovrebbe pagare?» l’interrogativo di Paolo Santantonio. La Lega ha chiesto un parere legale ad un proprio avvocato, letto ieri sera in aula.

 

«Noi non siamo codardi – ha dichiarato Giuseppe Costa – e ci assumiamo la responsabilità per risolvere la questione». Adriano Botteon ha fatto memoria della sua interpellanza depositata quando stava all’opposizione, e avvallata da 1.500 firme di residenti, in cui chiedeva di sbloccare la situazione, ma nulla all’epoca venne fatto. «Il valore collettivo di quest’opera mancata è inestimabile» ha sottolineato Botteon, mentre il capogruppo del PD Marco Dus ha ammesso che non avrebbe voluto trovarsi lì per risolvere «situazioni pasticciate», riferendosi alla gestione della vicenda negli anni passati. «Trovo sgradevoli, quasi intimidatori – ha poi concluso – certe affermazioni delle minoranze».

 


| modificato il:

foto dell'autore

Claudia Borsoi

Leggi altre notizie di Vittorio Veneto
Leggi altre notizie di Vittorio Veneto

Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×