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19 marzo 2024

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La pioggia non ferma le donne della Corri in Rosa di San Vendemiano

Oggi, domenica, in migliaia per i 6 chilometri a tutta solidarietà

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la partenza

SAN VENDEMIANO - Il sole non c’era, ma l’hanno portato loro, le donne della Corri in rosa.

Oggi, domenica 17 novembre, a San Vendemiano (TV), in migliaia (circa 1500 delle 6000 iscritte) non si sono perse d’animo e non sono volute mancare all’appuntamento con la sesta edizione della corsa delle donne per le donne.

A dare il via alla manifestazione ludico-motoria Fiasp di 6 chilometri (il percorso più lungo di 12 km è stato sospeso), alle 10.00, di fronte al Municipio di via De Gasperi, il sindaco di San Vendemiano Guido Dussin, il vicesindaco Renzo Zanchetta, il consigliere regionale Sonia Brescacin e il responsabile organizzativo della Corri in rosa, Aldo Zanetti.

In prima fila, Cristina Barcellini, la pallavolista già campionessa italiana e medagliata in tante rassegne internazionali con la nazionale (ed ex Imoco Volley), che dopo la recente maternità ha ripreso a giocare in serie C, scoprendo nel frattempo della corsa. “Che bello vedere tante donne correre e camminare anche con la pioggia – ha detto dopo il traguardo la sportiva – davvero coloro che sono presenti oggi vogliono far capire quanta è la forza delle donne, in tutte le situazioni della vita. Non potevo non esserci e ovviamente ci rivedremo nel 2020”.

Tante le storie, come quella di Elena Tomasella, che dopo aver partecipato nel 2017 in carrozzina perché reduce da un’operazione ai piedi, oggi ha camminato con i bastoncini da nordic walking. “Ci tenevo ad esserci a dimostrazione che con la forza di volontà si possono raggiungere traguardi più lontani di quello che pensavamo – ha aggiunto Elena – un plauso anche alle tante donne che hanno camminato come me, sfidando il maltempo, per onorare una causa importantissima come la lotta al tumore al seno”.

Commovente la vicenda di Maria Carmela che è arrivata dalla Sardegna: lo scorso anno parteciparono, per darle sostegno, le amiche, perché lei aveva appena subito un’operazione chirurgica per un tumore.

A loro aveva promesso che l’anno successivo ci sarebbe stata, e così è stato. Con forza e coraggio, qualche lacrima, oggi ha preso parte all’evento, per nulla intimorita dalla pioggia. “Non potevamo non esserci, siamo arrivati apposta dalla Sardegna – ha raccontato Carmela – bisogna crederci, bisogna credere di poter guarire. Fondamentale la prevenzione, io non ci davo tanto peso, ma è grazie a questa che ora sono qui e vorrei sensibilizzare proprio tutte le donne a fare prevenzione e a sostenere la lotta al tumore al seno”. Le iscritte sono arrivate da tutta l’Italia: oltre che dal Veneto e dai vicini Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, e dalla Sardegna, anche dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana, dalla Puglia, dalla Calabria, dalla Basilicata e dalla Sicilia.

Come sempre non è mancato l’aspetto coreografico, tutto di colore rosa: oltre alle gonne di tulle, ecco le cuffiette, i cerchielli per i capelli, le ghirlande di fiori, gli occhiali da sole, i fiocchetti, i cappellini.

D’obbligo oggi k-way, mantelline, ombrelli e anche improvvisati impermeabili fatti con i sacchetti per le immondizie, per lo più rosa. Non si sono fatte abbattere, per nulla dal maltempo.

In tante hanno scelto di esserci, per proseguire il cammino portato avanti da Maratona di Treviso, quello di contribuire al pagamento delle rate del mammografo acquistato dall’associazione Fiorot e installato nel dicembre 2016 nell’ospedale di Conegliano (dove è utilizzato dall’Ulss 2 Marca Trevigiana per lo screening e ha già effettuato 23.760 esami).

Quella di oggi è stata una giornata di festa, ma anche di testimonianza. “Non potevamo non esserci – ha detto Loretta – io e mia figlia Carla di 13 anni abbiamo camminato insieme con l’ombrello. Basta coprirsi e proteggersi, non abbiamo mai pensato di non venire per la pioggia”. Molte hanno camminato, ma più di qualcuna ha corso. E anche veloce. Come Serena Tonon, volontaria di Maratona di Treviso e dipendente della Farmacia Carli, che ha “seminato” tutte, tagliando per prima il traguardo. "La prevenzione per il tumore parte anche da uno stile di vita sano - ha affermato Serena - dobbiamo prenderci il tempo per noi, per stare bene, per correre o camminare all'aria aperta, non dimentichiamolo".

Inaugurato proprio in occasione della Corri in rosa, il primo “punto gentilezza” del comune di San Vendemiano che si è dotato anche di un assessore alla gentilezza, Mirco Zago (che ha le deleghe alle attività produttive, alla Protezione Civile, alla sicurezza e ai trasporti). Per mamme, papà e piccolini è stata infatti creata, grazie alla collaborazione con l’associazione Quel posto che cerchi c’è guidata da Donata Dileo, una “taverna” riscaldata con fasciatoi dove cambiare i piccolini. Oltre a partecipare, come ogni anno, alla corsa rosa con un gruppo di neomamme, quest’anno per la onlus l’impegno è stato doppio.

A concludere la mattinata la premiazione dei gruppi più numerosi, rispettivamente Joy Club - Fuel To Run, Le ragazze del Blues Bar, WeatElectrolux, Le Belle del Bar alle piscine da Veronica, CMI in Rosa e Atl-Etica San Vendemiano.

 

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