Poche adesioni per la conferenza di Sgarbi, salta l'appuntamento: "46 euro per uno strillone"
Alessandro Boldo commenta il caso Sgarbi e il panorama culturale castellano
CASTELFRANCO – Nei giorni scorsi molti in città a Castelfranco Veneto hanno commentato la cancellazione della conferenza programma, con lo storico dell’arte Vittorio Sgarbi, secondo taluni un flop causato dal costo eccessivo dei biglietti, quantificato in 46 euro. Sulla questione ha un’interessante riflessione Alessandro Boldo, architetto e intellettuale castellano che con un pizzico d’ironia tira le orecchie a chi non investirebbe in cultura e ai suoi concittadini.
“Se non si accompagna il contesto e il sociale in grado di produrre un'alternativa culturale, ci ripiegheremo sempre a consumare quel poco che ci rimane – dice Boldo -. Nel giornalino del comune, la lega distingue tra il dire e il fare, prima del fare sarebbe bene "dire bene", cioè dialogare, cooperare, programmare, coinvolgere, stimolare, supportare. A poco servono il Giorgione, il Bolasco, le mura e le altre bellissime scenografie che ereditiamo (mal conservate): dopo un po' si fanno logore anche loro nell'impietoso confronto con i vicini”.
L’architetto castellano prosegue quindi commentando l’accaduto ma sempre avendo come riferimento il panorama culturale cittadino: “I 76€/abitante spesi sono solo il sintomo di un paesotto di provincia che nella nebbia della cultura da consumo si domanda se valgono 46€ per uno "strillone" come Sgarbi e non si accorge che per un maestro come Salvatore Settis l'ingresso era libero”.