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28 marzo 2024

Castelfranco

Popolare di Vicenza: 15 mila parti civili

Anche Bankitalia. L'ex dg si sfila per motivi di salute

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Banca Popolare di Vicenza

CASTELFRANCO/MONTEBELLUNA - A dare un'Idea delle dimensioni del processo ci sono le ceste da panettiere che i cancellieri usano come improvvisato deposito di documenti. Sono gli atti che circa 130 avvocati hanno portato in tribunale per chiedere la costituzione di parte civile di ex azionisti, titolari di bond, clienti a vario a titolo della Banca Popolare di Vicenza. Nella prima udienza davanti al gup, hanno fatto istanza in 4 mila, ma con le prossime potrebbero salire a 15 mila.

 

Non sono solo persone. C'è anche Bankitalia, per esempio. Mentre la Bce potrebbe decidere di costituirsi nelle udienze di giovedì e venerdì. La Consob non c'è, ma non compare fra le parti offese. I legali delle parti civili sono comunque scettici. "Non se ne ricaverà un centesimo di risarcimento - spiega l'avvocato Luigi Fadalti, che rappresenta circa 200 risparmiatori degli Azionisti associati Bpvi - Se anche fossero cumulabili i patrimoni di tutti i soggetti citati in giudizio e tutti fossero condannati la somma ricavabile sarebbe una goccia nel mare". E pensare che fra le parti 'offese' ci sono anziani che avevano messo in banca i risparmi di una vita e genitori che volevano garantire un futuro ai figli.

 

Ora i vertici dell'istituto sono sull'altro fronte, imputati: l'ex presidente Gianni Zonin, l'ex d.g Samuele Sorato, l'allora consigliere di amministrazione Giuseppe Zigliotto, gli ex vicedirettori Emanuele Giustini, Andrea Piazzetta e Paolo Marin, e il dirigente Massimiliano Pellegrini. Le accuse sono ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto. L'udienza entrerà nel vivo nel 2018, quando, dopo la decisione su chi ammettere come parte civile, il gup prenderà quella più importante: se mandare o no gli imputati a processo. Ma già alla partenza, il procedimento ha perso un pezzo importante. Per seri motivi di salute, la posizione dell'ex dg Sorato è stata stralciata.

 

L'11 gennaio si saprà se il procedimento del manager potrà proseguire con il principale o se percorrerà un'altra strada. In procura non prevedono comunque grossi contraccolpi. In previsione dell'assalto delle parti civili, erano stati predisposti un desk d'accoglienza, percorsi riservati, forze dell'ordine a vigilare. Alla fine non si sono create calche e le proteste si sono limitate a qualche slogan e striscione.

 

Come gli altri imputati, anche Zonin non si è presentato in aula. Oggi però non mancherà in commissione parlamentare.  "Potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere - ha detto il suo difensore, l'avvocato Enrico Ambrosetti - ma non lo farà". In commissione parlamentare, nelle audizioni su Banca Etruria si è parlato pure di Popolare Vicenza. Anche a livello giudiziario le due inchieste hanno trovato punti di vicinanza. Qualche settimane fa, la procura di Arezzo, che indaga su Banca Etruria, si è fatta inviare dai colleghi veneti un atto relativo all'inchiesta sulla Bpvi, una relazione di Bankitalia.

 



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