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23 aprile 2024

Cultura

Pordenone invasa da centinaia di musicisti.

grande attesa per i concerti del 6 e 7 settembre

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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Pordenone invasa da centinaia di musicisti.

PORDENONE –  Pordenone "città della musica" grazie al progetto di residenza 2017 della Gustav Mahler Jugendorchester, la principale orchestra giovanile al mondo, fondata da Claudio Abbado, forte di 112 giovani musicisti di assoluto talento, vivaio per eccellenza di orchestre leggendarie.

E' l' humus di una sinergia, che approfondisce la collaborazione, avviata nelle scorse stagioni e che procede nella direzione auspicata dal Direttore artistico Maurizio Baglini e dal Presidente Giovanni Lessio.

Il Presidente Lessio ha anticipato il nuovo progetto, in vista del 2018: "Dalla residenzialità della GMJO, e dai due concerti che saranno preludio alla Stagione musicale 2017/18, Pordenone e il suo Teatro si consolidano come realtà di riferimento del circuito europeo di musica classica e sinfonica. 

Nel corso della lunch-press, in un'atmosfera  amichevole e dialogante, i protagonisti ( in foto da sinistra la pianista Valerie Hartmann-Claverie, il Maestro Ingo Metzmacher, il Segretario Generale della GMJO, Alexander Meraviglia-Crivelli, e il Presidente Giovanni Lessio) hanno espresso le loro idee e proposte in merito alla presenza della Maler a Pordenone, mettendo in luce i propri sentimenti e il sentire comune, colto, frequentando e incontrando la gente per le strade di Pordenone.

Il Presidente Lessio ha ricordato il grande impegno profuso da Baglini per avere a Pordenone la Maler per i suoi 30 anni e la condivisione del programma con lo stesso Baglini.

Lessio, potendo contare sulla disponibilità della Regione Friuli-Venezia Giulia e del il vice-presidente Bolzonello, ha lanciato la nuova sfida per il futuro prossimo ossia l'ambizione che Pordenone possa diventare la città di riferimento a livello europeo per la musica sinfonica.

Sarebbe il terzo tassello culturale, dopo la grande visibilità letteraria di Pordenonelegge e del cinema muto.

Il direttore della Maler ha sottolineato la grande disponibilità dei giovani musicisti a farsi guidare nella loro crescita musicale, come i grandi professionisti, con l' approccio del grande entusiasmo.

Continua ad aleggiare lo spirito del fondatore Claudio Abbado, che puntava a integrare nell'ottica del "sentire europeo", per superare la divisione storica tra Occidente ed Oriente, figlia della seconda guerra mondiale.

Accattivante l'approccio via skype di Baglini, che ha voluto congratularsi ancora una volta con il giovanissimo maestro, Lorenzo Viotti, che ha diretto i due primi concerti della Maler, alla Basilica di Aquileia il 18 agosto e a Tolmezzo il 19, con i quali si è cercato di "delocalizzare la bellezza", durante i quali è stato significativo l'aver fatto "cantare" i giovani musicisti.

Come al solito, poi, Baglini si è esposto sul futuro: continua il suo impegno perché la  GMJO possa garantire la prosecuzione di questa splendida esperienza, anche per il 2018 e 2019.

Si è poi trattenuto sui 2 programmi del 6 e 7 settembre al Verdi, alle  ore 20.45.

Il primo ispirato al "Novecento Spettacolare", con musiche di Schonberg, Gershwin, Bartok e Ravel e il secondo come "Inno all'amore", con la grandiosa sinfonia "Turangalla" di Olivier Messiaen.

Per Baglini è una proposta "di grande impegno esecutivo ed elevazione culturale", fiducioso che "anche i non-addetti ai lavori possano sentire nuove sensazioni".

All'ottima riuscita della conferenza stampa hanno collaborato attivamente la direttrice Marika Saccomani e l'assistente Silvia Segatto.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 

 

 

 


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