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29 marzo 2024

Castelfranco

I premiati del “Radicchio d’Oro”

Serata di gala da Fior

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CASTELFRANCO - Questa sera (lunedì 19 novembre), all’Hotel Fior di Castelfranco, si svolgerà la 14’ edizione il “Radicchio d’oro”, la manifestazione con la quale si dà idealmente il via alla stagione del radicchio Igp tardivo di Treviso e variegato di Castelfranco.

Madrina della manifestazione sarà Giusy Buscemi, miss Italia 2012.

Ed ecco chi riceverà il “Radicchio d’oro 2012”.

 

Premio “dalla terra veneta”, Ennio Doris (imprenditoria) e Gianluigi Secco (enogastronomia);

Enogastronomia: Ristorante La Peca, Paolo Marchi (giornalismo);

Sport: Daniele Molmenti (atleta), Raffaele Pagnozzi (dirigente);

Cultura/spettacolo: Simona Izzo e Ricky Tognazzi (in foto);

Cultura/giornalismo: Carmen Lasorella;

Premio DOP alla trevigianità: Alvise De Vidi (atleta paralimpico).

Il premio Solidarietà, consistente in 10 quintali di Pasta Zara, andrà all'Associazione Italiana Persone Down (AIPD),  sezione della Marca trevigiana – Onlus.

 

Pietro Gallonetto, curatore del premio, ed Egidio Fior, presidente dei “Ristoranti del radicchio”, l’associazione che fa da volano dell’iniziativa, commentano il lavoro fatto per selezionare e scegliere i canditati al Premio “Radicchio d’oro”: «Si annuncia una grande edizione, una delle più ricche di contenuti e di prestigiose presenze. Il nostro obiettivo è far conoscere e soprattutto di far gustare, a più ampio raggio possibile, il fiore degli ortaggi trevigiani, il radicchio tardivo di Treviso e il variegato di Castelfranco. Dai “Ristoranti del radicchio”sono in arrivo, come ogni anno, stuzzicanti proposte, ricette nuove e piatti che uniscono la tradizione con l’innovazione. 

Siamo impegnati come Associazione a portare il nostro buon radicchio in montagna fuori dei soliti confini; così andremo questo inverno tra le nevi, in  Alto Adige, e in Sicilia, terra solare.  Il nostro buon radicchio ha bisogno di orizzonti sempre più larghi per una sua giusta valorizzazione e una adeguata quotazione sui mercati e in cucina».

 

 

 


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