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23 aprile 2024

Benessere

Prendere il sole fa bene o male?

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Prendere il sole fa bene o male?

Prendere il sole fa bene o male? È questione che si ripropone ogni estate perché in molti non sono ancora realmente consapevoli di cosa succede nel momento in cui la pelle viene esposta ai raggi solari. Non tutti reagiscono allo stesso modo, anzi: la reazione della cute ai raggi del sole, infatti, è determinata in maniera preponderante dal fototipo. Questo è determinato dal colore della pelle, dei capelli e degli occhi. Nello specifico, sono la quantità e il tipo di melanina a fare la differenza: più è scura e in grande quantità (tratto tipico di chi ha carnagione, capelli e occhi scuri) minore sarà la sensibilità ai raggi solari. Chi rientra in questa categoria, dunque, possiede una pelle in grado di assorbire i raggi UV e di scaricarne l'energia, dunque corre un rischio minimo. Viceversa, in caso di melanina scarsa e di tipo chiaro (tratto tipico di chi ha i capelli biondi o rossi e carnagione chiara) servono accortezze decisamente maggiori poiché la reazione ai raggi solari è elevata e la capacità di difesa molto bassa.

 

Il sole e i suoi effetti benefici su pelle e umore

 

I benefici derivanti dall’esposizione al sole sono innegabili sia dal punto di vista fisico che mentale. Per prima cosa, i raggi solari stimolano il corpo verso una maggiore produzione di vitamina D: un vero e proprio regolatore che agisce in diversi campi. Queste vitamine sono, infatti, essenziali per rafforzare le ossa grazie alla fissazione del calcio. Inoltre, contribuiscono al migliorare lo stato del sistema immunitario: ciò produce una maggiore protezione da una vasta gamma di patologie. Oltre a ciò i raggi del sole hanno effetti benefici anche sull’umore in quanto provocano un aumento di serotonina nel sistema endocrino: un neuro-trasmettitore fondamentale per il benessere del nostro stato psicologico.

 

Quali sono i rischi derivanti dai raggi UV

 

Quando si prende il sole, come si accennava sopra, i rischi sono dietro l’angolo: oltre alla possibilità di divenire vittime di ustioni ed eritemi, le radiazioni solari possono anche provocare tumori della pelle come il basalioma e il melanoma. È un pericolo che corrono soprattutto i bambini e i neonati, che non hanno ancora sviluppato sufficienti meccanismi di protezione della pelle. È opportuno, dunque, evitare l’esposizione diretta al sole dei neonati nel primo anno di vita per prevenire lo sviluppo di patologie in età adulta. L’utilizzo di una protezione solare specifica per neonati, è fondamentale per proteggerli anche dai raggi indiretti che passano attraverso gli indumenti. Per i più grandi, invece, è preferibile evitare le fasce orarie più pericolose: la ben nota ora X tra le 12 e le 15.00. Inoltre, è sempre meglio alternare l’esposizione diretta al sole con delle pause all’ombra per evitare l’insolazione o altri problemi di questo tipo.

 

Il sole fa bene, ma solo se preso con attenzione

 

In conclusione, si può dire che l’esposizione ai raggi solari ha i suoi vantaggi sulla salute, sia degli adulti che dei bambini. Tuttavia, occorre prendere le adeguate precauzioni prima di esporsi al sole prestando la massima attenzione alle conseguenze negative dei raggi UV e seguendo una serie di accorgimenti indispensabili. Solo così si potranno evitare gli effetti collaterali delle radiazioni solari.

 



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