Presentazione del libro “Peccato che non avremo figli”.
Giovedì 17 gennaio Giuseppina La Delfa presenta a Treviso il suo romanzo d’esordio
Incontri - Presentazioni
quando | 17/01/2019 |
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orario | Dalle 21:00 alle 22:30 |
dove |
Treviso Libreria Canova, Piazzetta Lombardi 1, Treviso |
prezzo | Ingresso gratuito |
info | lgbt.treviso@gmail.com |
organizzazione | Coordinamento LGBTE Treviso |
sito web | https://goo.gl/iJeE3W |
Domani, giovedì 17 gennaio alle ore 21 la libreria Canova di Treviso ospiterà la presentazione del romanzo autobiografico “Peccato che non avremo mai figli” (2018, Aut Aut Edizioni) di Giuseppina La Delfa, attivista e socia fondatrice di Famiglie Arcobaleno, l'associazione dei genitori e aspiranti genitori omosessuali. L’evento è organizzato dal Coordinamento LGBTE Treviso in collaborazione con Famiglie Arcobaleno. A dialogare con l’autrice durante la serata, Claudia Corso e Daniela Santoro.
Nelle intenzioni dell’autrice, “Peccato che non avremo mai figli” è il primo volume di una trilogia in cui raccontare i 36 anni di storia della sua famiglia, dal suo amore con Raphaelle Hoedts fino all’arrivo dei loro due figli, Lisa Marie e Andrea Giuseppe. L’autrice e sua moglie sono state tra le prime donne in Italia a diventare madri con la procreazione medicalmente assistita, nel lontano 2003. La loro scelta di uscire dal cono d’ombra dell’invisibilità e di inseguire un desiderio di genitorialità che sembrava un miraggio contribuirà a influenzare la vita di molte persone. Attraverso la sua vicenda personale, l’autrice intende ripercorrere la storia della genitorialità omosessuale in Italia e in Europa, di come il mondo è cambiato e l’inconcepibile è diventato possibile.
La presentazione di Treviso è la prima tappa di un tour promozionale di quattro giorni nel Triveneto, che toccherà poi Udine (18 gennaio, libreria Moderna), Verona (19 gennaio, libreria Libre) e Mestre (20 gennaio, Negozio Piave 67). Secondo le parole stesse di Giuseppina La Delfa, “gli incontri saranno non solo l’occasione per aprire un confronto sulla genitorialità omosessuale, ma anche per sfatare una serie di luoghi comuni che ruotano intorno al mondo LGBT.”