VITTORIO VENETO – I carabinieri hanno smantellato la banda che rubava biciclette e le faceva sparire nell'Est Europa. Dopo il ricettatore tunisino, arrestati anche un moldavo e un kossovaro accusati di essere gli autori dei furti commessi a Treviso.

A rubare le bici erano il romeno e il kossovaro, biciclette da corsa, mountain bike e city bike, tutte usate e di vari modelli, trafugate da giardini e garage a Treviso. Poi a Conegliano le consegnavano al 36enne tunisino, denunciato lunedì e nella cui abitazione erano state trovate una quindicina di biciclette di vari modelli, che si incaricava di custodirle fino all'invio all'estero.

Questo il modus operandi della banda, sgomitata dai carabinieri di Vittorio Veneto che ieri hanno stretto le manette ai polsi di Ioan Fainoiu, 50enne romeno pluripregiudicato e di S.S., 36enne kossovaro incensurato e da poco in Italia. I due sono finiti nella trappola preparata per loro dai carabinieri, grazie alle dichiarazioni del ricettatore che ha confessato di aver avuto con loro un appuntamento già fissato per una consegna. Al posto del tunisino, hanno trovato i militari che hanno messo fine al loro business delle biciclette. Entrambi sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e sono in carcere a disposizione del magistrato.

"Il romeno vive stabilmente in Italia dove delinque, come dimostrano i numerosi precedenti penali specifici per furto e rapina - commenta il capitano Giancarlo Carraro -. Per questo chiederemo al questore, di emettere un provvedimento di allontanamento che, anche se il soggetto è comunitario, dovrebbe trovare i presupposti in virtù della pericolosità del soggetto".