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29 marzo 2024

Cronaca

Prima numerosi post contro le olimpiadi, ora esulta. Sui social l'incoerenza di Salvini

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Prima numerosi post contro le olimpiadi, ora esulta. Sui social l'incoerenza di Salvini

Sui social ieri Matteo Salvini è stato il primo dei politici a festeggiare per l'assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Milano e Cortina. Con il mano il tricolore, il ministro dell'Interno ha scritto in tempo "Viva i giochi olimpici e paralimpici invernali del 2026, che significano almeno 20.000 posti di lavoro creati, tanti investimenti e 5 miliardi di euro di valore aggiunto per l’Italia", concludendo con un "grazie, al lavoro". Una gioia sottolineata dal sorriso in foto e dal pugno levato in segno di vittoria

 

 In verità, sul tema delle Olimpiadi in Italia, il leader della Lega aveva scritto post di senso diametralmente opposto. Nel suo archivio social, non mancano le prese di posizione contrarie ai giochi in Italia. "Renzi propone olimpiadi a Roma nel 2024. Per me è follia, sarebbe Olimpiade di Sprechi. Soldi servono per scuole e ospedali!" (post Twitter datato 15 dicembre 2014). Ma quello non è l'unico attacco ai giochi fatto dal leader della Lega. A settembre del 2016 arriva un altro post a chiarire la sua contrarietà: "Roma città bellissima, ma abbandonata, e quel genio di Renzi la lancia per le Olimpiadi...ma pensino a buche nelle strade"

 

Il 21 gennaio del 2016 scriveva "Renzi vola a Losanna per sostenere la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024. A me sembra una follia, visti i precedenti. A voi?". Poi il 4 febbraio aggiungeva: "A Roma ci son dei buchi grossi così nelle strade e Renzi pensa alle Olimpiadi...".

 

Nel calderone delle accuse social finiscono anche i 5S, accusati anche loro di aver osteggiato le Olimpiadi, in particolare dopo i casi delle candidature ritirate di Roma e Torino. Un'accusa inaccetabile per i Cinquestelle, che oggi sul Blog replicano duramente, prendendo come esempio proprio i vecchi post del collega di governo Salvini. "Giornali e giornalini scrivono oggi (e scriveranno domani e dopodomani) che ha vinto l'Italia 'anti-grillina'. La lettura di questi straordinari analisti, in sostanza, è che noi - scrivono - siamo i perdenti perché non abbiamo mai voluto le Olimpiadi a Roma per il 2024 e alla Lega sono dei vincenti perché hanno ottenuto quelle invernali del 2026 a Milano e Cortina".

 

L'house organ pentastellato pubblica una dichiarazione di Matteo Salvini risalente al 2016 sulla candidatura di Roma ai Giochi del 2024: "'Renzi propone le Olimpiadi a Roma nel 2024. Per me - scriveva allora sui social l'attuale vicepremier leghista - è una follia, sarebbe l'Olimpiade dello Spreco. Sarebbe utile che il fenomeno di Firenze pensasse alle migliaia di società sportive dilettantistiche italiane, che fanno fare sport a tantissimi bambini e che rischiano di chiudere per colpa dello Stato, invece di fantasticare su improbabili Olimpiadi. Senza contare tutti i debiti e gli sprechi del passato e del presente. Tirino fuori i soldi per sistemare strade, scuole e ospedali. E poi ripensino alle Olimpiadi… Siete d'accordo con me o con Renzi?'".

 

Parole, rimarcano i 5 Stelle, che "riproponiamo a onor del vero, senza voler togliere nulla a nessuno, ma per una semplice esplicitazione della realtà. Che ora tutti stanno strumentalizzando alle nostre spalle. Che tutti hanno strumentalizzato contro il MoVimento in questo anno. Abbiamo subito, abbiamo ingoiato, ora basta". "Nel caso delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, a differenza del progetto di Roma 2024, non ci saranno oneri per lo Stato. Va anche detto che il presidente Giuseppe Conte ha ottenuto che le Regioni e gli altri Enti locali, qualora ci dovessero essere entrate inferiori ai costi sostenuti per la sicurezza, andrebbero a rimborsare lo Stato", precisa inoltre il Blog delle Stelle.

 

"Forse - conclude il M5S - abbiamo il difetto di raccontare sempre la verità e bloccare le cose poco chiare che rischiano di danneggiare i cittadini. Forse siamo attaccati perché ci opponiamo agli interessi dei privati. E' vero, ma siamo fatti così: fieri di essere diversi dai pennivendoli. L'onestà, la trasparenza e il bene collettivo ci guideranno sempre".

 



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