TREVISO - Al centro sociale Django, all’interno dell’ex caserma Piave, è emergenza profughi. Il centro “Talking Hands” sta facendo fronte all’emergenza in questi giorni di freddo e pioggia dando accoglienza a tanti giovani richiedenti asilo che non hanno un posto dove stare, per garantire a tutti almeno un pasto caldo e un luogo dove ripararsi dal freddo.

A lanciare l’allarme è Fabrizio Urettini, responsabile del progetto “Talking Hands”: “Sono già una trentina le persone che ogni giorno vengono qui per stare un po’ al caldo. E ora è emergenza. Ma le risorse scarseggiano per questo chiediamo aiuto a tutti per assicurare un pasto a questi ragazzi che hanno fame. È incredibile vedere scene del genere in una città come Treviso. Soprattutto nel periodo di Natale”.

Molti di loro sono profughi che hanno ottenuto lo status di rifugiato e sono usciti dai programmi di protezione e dai centri di prima accoglienza. Prima dormivano nei parcheggi sotterranei dell’Appiani, ora molti sono ospitati per la notte nello spazio messo a disposizione dal circolo Hilal di via Dandolo. Ma resta il problema dei pasti e di un posto dove stare durante il giorno quando piove e fa freddo. “Allarghiamo alla cittadinanza la richiesta di aiuto e di supporto per non spingere verso un destino di emarginazione i nostri fratelli, soprattuto in questi giorni di festa”.