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25 aprile 2024

Montebelluna

Prometteva lavoro, ma voleva soldi: arrestato per estorsione

In manette un 28enne di Montebelluna addetto alla formazione del personale

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Prometteva lavoro, ma voleva soldi: arrestato per estorsione

MONTEBELLUNA – Venerdì sera i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Montebelluna, al termine di un’attività investigativa intrapresa nelle settimane precedenti, hanno arrestato per estorsione un 28enne montebellunese addetto alla formazione del personale in prova, per conto di una nota azienda della marca.

Il soggetto si è reso responsabile di reiterate richieste di denaro, aggravate da serie minacce per l’incolumità personale, nei confronti di un giovane operaio, finalizzate a ottenere il “contratto a tempo indeterminato” al termine del periodo di prova. Tutto questo operando una pressione psicologica verso il collega, che sapeva bene essere bisognoso di ottenere l’impiego in via continuativa, nonostante lui non ricoprisse alcun incarico di responsabilità all’interno dell’azienda, tale da influire sulle valutazioni dei quadri dirigenziali nei confronti del personale in prova.

 

Nei giorni precedenti, dopo l’ennesima richiesta di denaro, il soggetto si è incontrato con la vittima, nel piazzale antistante una pizzeria di Montebelluna, per farsi consegnare 450 euro in contanti, quale primo acconto per raggiungere la somma complessiva di euro 1.000, ritenuta necessaria per  fargli ottenere l’assunzione definitiva in azienda.

Una volta effettuato lo scambio, però, sono intervenuti i militari del Nucleo Operativo, che hanno arrestato in flagranza di reato il 28enne, recuperando la somma che è stata restituita immediatamente al legittimo proprietario.

Terminate le formalità di rito il 28enne è finito agli arresti domiciliari a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso.

 

Questa mattina si è tenuta l’udienza in cui è stato convalidato l’arresto e nel corso della quale il gip ha disposto la revoca dei domiciliari, sostituendola con l’obbligo di dimora nel Comune di Montebelluna ed divieto di accesso presso l’azienda in cui prestava la sua attività lavorativa insieme  alla vittima dell’estorsione.

 


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