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18 aprile 2024

Conegliano

Prosecco e dintorni

La mediazione della Pastorale sociale diocesana

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Prosecco e dintorni

CONEGLIANO - Giovedì 12 settembre presso la Casa Toniolo di Conegliano si è riunito per la seconda volta, dopo la prima del 6 giugno scorso, il Tavolo di Dialogo, organizzato dall’Ufficio per la pastorale sociale della Diocesi di Vittorio Veneto. Di grande attualità l’approfondimento sull’uso dei pesticidi in agricoltura, con particolare interesse nella viticoltura e il riscontro nel dibattito pubblico. Molte le sigle invitate: Consorzio Prosecco DOCG, Consorzio Prosecco DOC, Consorzio Colli di Conegliano DOCG, Consorzio delle Venezie Pinot grigio DOC; Comitato Marcia Stop Pesticidi, Fare Rete, Colli Puri Collalbrigo Respira, P.A.N. Italia, Amica Terra Onlus. Tuttavia, ad eccezione di Fare Rete, gli altri gruppi ambientalisti hanno preferito non essere presenti, ritenendo non maturi i presupposti per un confronto aperto.

Tra i presenti, invece, oltre al direttore del settimanale diocesano L’Azione, don Alessio Magoga, collaboratore fin dall’inizio in questa iniziativa, c’era anche il ricercatore scientifico prof. Giovanni Cargnello, mentre l’altro luminare invitato, il prof. Paolo Cescon, ha fatto sapere dover essere suo malgrado assente per motivi di salute.

 

Ne abbiamo parlato con don Andrea Forest, delegato vescovile per la pastorale sociale della Diocesi di Vittorio Veneto.

Il clima che si è respirato durante l’incontro...

Durante il confronto del Tavolo di Dialogo, in un clima positivo di umiltà e collaborazione, si è respirato lo sforzo di tutti, teso a superare inevitabili diversità di vedute, e soprattutto con il desiderio di comprendere reciprocamente le ragioni dell’altro. Approfondiamo gli aspetti più significativi emersi...

Per quanto riguarda gli orientamenti pratici, vi sono alcuni filoni che meritano di essere ora perseguiti, come frutto dell’intesa raggiunta durante il Tavolo di Dialogo:

a) L’ambito delle relazioni, che devono essere condotte a più livelli, sia tra produttori e movimenti ambientalisti, sia con la cittadinanza tramite iniziative formali, sia a partire dalle relazioni di buon vicinato (in particolare tra produttori e altri cittadini) che sono l’effettivo motore di un cambiamento costruttivo e diffusivo;

b) L’ambito del confronto con le istituzioni e con altri soggetti titolati, in particolare con:

• le Amministrazioni comunali;

• la locale ULSS e istituzioni scientifiche qualificate e competenti;

• l’Università, gli Istituti tecnici e professionali, l’assistenza tecnica;

• gli organi di polizia e di controllo;

• la Prefettura di Treviso, da tempo meritoriamente impegnata nella finalità dell’accordo tra le parti in tensione;

• le associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura, CIA);

c) L’ambito dei progetti tecnici a lungo termine, per approfondire, migliorare ed eventualmente anche integrare diversi metodi di coltivazione;

d) L’ambito delle “buone pratiche” subito attuabili, segnale effettivo di un dialogo tra le parti che comincia ad avere risvolti concreti:

• installando opportuni cartelli informativi in previsione, durante e subito dopo l’irrorazione dei vigneti;

• avviando insieme (cittadini, produttori, strutture pubbliche e portatori di interesse) momenti pubblici culturali, scientifici e tecnici di confronto critico sul metodo biologico a confronto con il convenzionale;

• favorendo lo scambio di informazioni e di iniziative tra produttori, cittadini, movimenti ambientalisti;

• avviando un censimento sull’uso dei mezzi di recupero per le irrorazioni;

• facendo conoscere con iniziative pubbliche i passi avanti compiuti dai cittadini e dai produttori;

• qualificando il territorio con qualche iniziativa che valorizzi la bellezza dei vigneti coltivati.

 

Per concludere: quali i passaggi prossimi?

Senza preclusioni verso ulteriori soggetti, resta comune auspicio degli intervenuti al Tavolo di Dialogo del 12 settembre che possano tornare ad essere parte attiva nel confronto e nei progetti che ne seguiranno anche Comitato Marcia Stop Pesticidi, Colli Puri Collalbrigo Respira, P.A.N. Italia, Amica Terra Onlus.

Anche a loro è rivolto l’invito a far proprio uno stile di dialogo “oltre il dovuto”, che pure invocano e si aspettano da parte dei Consorzi di tutela.

In ogni caso, sarà necessario ritrovarci, con chi ci sta, entro la fine dell’anno, coinvolgendo le istituzioni del territorio e allargando in modo imprescindibile il confronto con Coldiretti, Confagricoltura e CIA, che già stanno perseguendo dei progetti molto concreti nell’ambito di un’agricoltura maggiormente sostenibile.

 


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