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25 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

"IL PROSECCO NON FARA' LA FINE DEL TOCAI"

Manzato illustra le intenzioni del suo referato per la tutela del nome e del prodotto Prosecco

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Conegliano -  Chi userà il nome Prosecco per qualificare un vino al di fuori della denominazione interregionale rischierà grosso. "Il nostro Prosecco non farà la fine del Tai-Tocai, questo lo posso garantire di persona” ha detto il vicepresidente della Regione Veneto ed assessore all’Agricoltura Franco Manzato, intenzionato a tutelare il nome e il prodotto Prosecco.

Nel 2009 si procederà lungo tre direzioni a livello nazionale ed internazionale: “Innanzitutto stabiliremo un programma di controlli sulla qualità del vino, prerequisito indispensabile per poter utilizzare il nome Prosecco. In secondo luogo il brand ‘Prosecco’, ed intendo in primis quello Doc di Conegliano Valdobbiadene e Montello e Colli Asolani, rientrerà in quel numero ristretto di vitigni che la Regione promuoverà nei paesi terzi, rispettando ciò che prevedono le regole dell’OCM vino. E infine promuoverò una campagna a livello internazionale perchè nessuno, se non chi rientra nella denominazione interregionale, possa scrivere il nome Prosecco sulle sue etichette”.

Tutto questo a partire da gennaio, sulla traccia delle due delibere recentemente approvate dalla Giunta Regionale e che vanno proprio nella direzione di una sempre più ristretta tutela del Prosecco come prodotto di un preciso territorio tra Veneto, Friuli e Venezia Giulia: “Dobbiamo impedire che aumenti la percentuale di falso Prosecco prodotto all’estero, che oggi si attesta attorno al 60%. Un dato del genere è intollerabile e da parte mia sarò determinatissimo".

 


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