Il servizio di volontariato di Protezione Civile, fenomeno nato sotto la spinta delle grandi emergenze verificatesi in Italia a partire dagli anni 60 (basti ricordare l’alluvione di Firenze o i terremoti del Friuli Venezia Giulia o dell’Irpinia), è diventato negli ultimi anni un fenomeno nazionale che ha assunto caratteri di partecipazione e di organizzazione particolarmente significativi.

Il ruolo fondamentale svolto dal Servizio di Protezione Civile ha trovato riscontro sul piano nazionale con la legge 225/92, che ha riconosciuto alle organizzazioni di volontariato il ruolo di “struttura operativa nazionale”, parte integrante del sistema pubblico, alla stregua delle altre componenti istituzionali. Sicuramente la cittadinanza di Colle Umberto è stata particolarmente sensibile ed attenta agli eventi calamitosi che si sono abbattuti nel corso degli anni nel territorio nazionale e già a partire dal 1996 è stato fondato il nucleo di Volontari di Protezione Civile. Questo gruppo è stato pioniere ed esempio anche per le realtà limitrofe che si sono costituite successivamente prendendolo come punto di riferimento. Molteplici sono i compiti a cui è chiamato il Servizio di Protezione Civile: dalla gestione di un servizio di emergenza, organizzato con procedure definite, capace di contrastare l’impatto sulla comunità di qualsiasi disastro, naturale o causato dall’uomo, attraverso l’addestramento, la correlazione, la cooperazione e l’applicazione coordinata di tutte le risorse umane e tecnologiche disponibili, alla mitigazione dei rischi, alla conoscenza dei fenomeni in modo tale da sapere come comportarsi in situazioni ad alto stress, e di come pianificare l’emergenza stessa.

 In quest’ottica l’amministrazione comunale ha approvato con delibera di consiglio 58/2005 il piano di Protezione Civile denominato “Piano di emergenza comunale”. Il Piano è formato da una relazione munita di cartine tematiche del territorio comunale, dove sono indicate le aree esposte ai rischi potenziali e quelle che invece possono essere utilizzate come riparo e protezione in caso di calamità. Inoltre il piano individua i gradi di sismicità del nostro territorio e le zone che possono essere soggette ad alluvioni o esondazioni, è composto anche da un cd room contente i dati per il pronto intervento in caso di emergenza. Solo il 20% dei comuni si è dotato di questo importante strumento.

E in quest’ottica l’Amministrazione comunale ha organizzato, in collaborazione con il nucleo Volontari di Protezione Civile, due serate di presentazione del piano steso ed approvato dalla Provincia di Treviso. Tutta la cittadinanza è invitata dunque il 23 gennaio p.v. presso la sala in via Capitano in Colle Umberto o il 25 gennaio p.v. presso il centro civico di San Martino per la presentazione del piano che verrà illustrato, con apposite diapositive, da un volontario della Protezione Civile.

Il ruolo insostituibile svolto dal Servizio di Protezione civile merita non solo un pieno riconoscimento ma anche un crescente sostegno sia da parte dell’ente pubblico con la dotazione di mezzi, di materiali ed attrezzature ma anche da parte della collettività con l’apporto di nuove energie, in questo senso vorrei ricordare, che pur essendo l’attività svolta dai volontari assolutamente gratuita, il legislatore ha previsto la possibilità di rimborso delle giornate di lavoro perse nel caso in cui il volontario abbia prestato servizio.