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28 marzo 2024

Esteri

Putin incontra Mattarella: "Speriamo di superare le difficoltà"

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Putin incontra Mattarella:

La Russia auspica con forza che tutte le difficoltà saranno eliminate e che ci muoveremo verso una cooperazione positiva. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin all'inizio del suo incontro con il presidente italiano Sergio Mattarella al Cremlino, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Interfax.

"Stiamo passando un periodo difficile, ma la sua visita fa sperare che la situazione migliorerà. Vorremmo lasciarci alle spalle tutte le difficoltà e le incomprensioni in modo da poter tornare a cooperare in modo normale", ha dichiarato Putin rivolgendosi a Mattarella, secondo la Tass. Stamattina, durante un incontro a Mosca con una rappresentanza della collettività italiana, Mattarella ha ricordato che "vi sono tanti campi in cui si collabora" tra Russia e Italia "e intendiamo accrescerne l'ampiezza, il numero e la quantità, cooperando perché si superi ogni difficoltà", in modo da consentire "lo sviluppo pieno del dialogo tra Russia e Italia e tra Russia e Unione europea".

Il capo dello Stato italiano è il primo leader occidentale che giunge a Mosca dopo il raid statunitense in Siria.

"I rapporti tra Russia e Italia sono eccellenti, sono rapporti di amicizia, solidi, testimoniati da tanti contatti politici, dalla collaborazione economica, da quella culturale, sul piano scientifico e tecnologico" ha detto il presidente della Repubblica Mattarella. "E' un'amicizia solida che resiste anche nelle difficoltà di contesto. Noi ci adoperiamo perché ci si renda conto da ogni parte che l'interesse comune supera le difficoltà, per trovare soluzioni per risolverle e riprendere così l'espansione di tutte le potenzialità che l'amicizia tra Russia e Italia e Russia e Unione europea può comportare". "Per noi - ha affermato il capo dello Stato - la Russia è un partner strategico e ci auguriamo che questi rapporti possano ulteriormente crescere, anche al di là del settore energetico così importante".

TERRORISMO - "Ho tenuto a rinnovare al popolo russo le più sentite condoglianze dell'Italia per l'attentato che ha colpito civili inermi nella metropolitana di San Pietroburgo - ha detto Mattarella al termine del colloquio con Putin - Quanto accaduto rafforza ulteriormente la convinzione della necessità assoluta di una sempre più ampia, stretta e determinata collaborazione di tutti i Paesi, e tra Russia e Italia, per prevenire l'emergere del radicalismo e combattere la barbarie del terrorismo".

SIRIA - "L'uso di armi chimiche, comunque bandito dalla Convenzione di Ginevra, è inaccettabile - ha affermato il presidente della Repubblica - Auspichiamo che Mosca, come tutti, possa esercitare la sua influenza per evitare che attacchi simili possano ripetersi". "Riteniamo fondamentale - ha aggiunto il capo dello Stato - il principio dell'accertamento della responsabilità delle violazioni più gravi e del loro perseguimento".

"I drammatici fatti della settimana scorsa dimostrano l'urgenza e l'esigenza di trovare soluzioni condivise" alla crisi siriana, ha rimarcato il presidente della Repubblica, "che devono scaturire da un dialogo a molteplici livelli: tra parti siriane oggi contrapposte, tra attori regionali e nell'ambito della comunità internazionale nel suo complesso".

"Si deve lavorare - ha proseguito il capo dello Stato - per una soluzione politica sostenibile sotto l'egida dell'Onu e nel percorso tracciato dai negoziati di Ginevra. Lo si deve alle centinaia di migliaia di vittime e di feriti causati da una violenza insensata. Lo si deve ai milioni di profughi e di sfollati".

"Ci auguriamo che quanto avvenuto solleciti con immediatezza tutti gli attori della crisi, particolarmente i più autorevoli, a mettere in campo sforzi comuni per superare l'attuale, intollerabile situazione. L'Italia - ha assicurato Mattarella - è pronta a fare la sua parte, sia nel quadro dell'importante sforzo portato avanti dall'Unione europea, di cui la Conferenza di Bruxelles rappresenta uno sviluppo, sia in seno al Consiglio di sicurezza dell'Onu".

 



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