Fioccano i primi commenti delle forze politiche cittadine alla notizia del congelamento, almeno fino in autunno, dei lavori di realizzazione della palestra nell’area retrostante il monastero cistercense, dopo che il Tar lo scorso mercoledì ha concesso la sospensiva richiesta dai legali del convento di clausura. Ed il timore dei più è quello di non vedere mai realizzata la tanto attesa palestra. La soluzione? C’è. Almeno secondo la Lista Pavan e la Lista Giovani per Vittorio che, solidali nel ritenere che il brolo dietro il convento vada salvaguardato, ritengono che la palestra possa essere costruita in uno dei terreni individuati anni fa e per i quali ci sono già progetti definitivi. Di questa opinione è anche l’associazione Agorà. “In questo momento la cittadinanza chiede l’unica soluzione possibile, talmente semplice da sembrare banale – commenta il portavoce di Agorà - Abbandonare il progetto Snozzi e ritornare ad uno dei progetti precedenti che se fossero stati perseguiti avrebbero già visto la realizzazione della struttura”. A chiedere specifiche spiegazioni in merito è la Lista Pavan che invita il sindaco Scottà a dichiarare le proprie intenzioni. “L’ostinazione del sindaco Scottà di voler costruire dietro il monastero la palestra, nonostante a San Giacomo esistano altri luoghi adatti a tale intervento, ha di fatto bloccato la realizzazione di un’opera che da anni il quartiere sta aspettando. E' giunto il momento che Scottà dica ai cittadini se veramente vuole realizzare la palestra a San Giacomo, impegnarsi a scegliere uno dei numerosi spazi disponibili e dare inizio ai lavori, o se ha intenzione di continuare ostinatamente sulla strada finora percorsa impegnando soldi pubblici senza arrivare alla realizzazione dell'opera”.