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20 aprile 2024

Castelfranco

Rapinatore ucciso: in chiesa solo i parenti nomadi con 40 corone

L'accesso al piazzale è stato precluso alla stampa

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Rapinatore ucciso: in chiesa solo i parenti nomadi con 40 corone

ALTIVOLE - Si è svolto ieri pomeriggio, senza tensioni, il funerale di Albano Cassol, il nomade di 41 anni di Fontanelle rimasto ucciso nella sparatoria con un benzinaio mentre con altri complici stava compiendo una rapina in una gioielleria a Ponte di Nanto, nel vicentino, il 3 febbraio scorso.

Alla cerimonia, durata in tutto mezz'ora, hanno potuto assistere soltanto gli appartenenti alle numerose famiglie unite da legami di parentela con la vittima, ciascuna presente con una ghirlanda di fiori. Ad un fioraio locale erano state ordinate 40 corone di identica dimensione e fattura, differenziate soltanto per la composizione floreale.

A presidiare la chiesa e i dintorni, fino al cimitero lontano circa 500 metri, un nutrito schieramento di forze dell'ordine. L'accesso al piazzale ed all'edificio religioso è stato precluso alla stampa. Misure ritenute necessarie vista la tensione sollevata dal caso, con l'ostilità manifestata dall'opinione pubblica e la comunità nomade invece stretta in difesa del proprio congiunto.

Il rito è stato officiato dal parroco di Altivole, don Luciano Marchioretto. La salma, accompagnata da un corteo composto in larga misura da giovanissimi e bambini, è stata tumulata in un loculo non lontano dalla sepoltura della madre del defunto.

 


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