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28 marzo 2024

Economia e Finanza

Reddito, ecco la card numero uno

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Reddito, ecco la card numero uno

"Nonostante in questo anno dicevano che non ci saremmo riusciti, in sette mesi abbiamo trovato i soldi e scritto il decreto. Oggi è una giornata di orgoglio". Così il ministro dello Sviluppo economico e il vicepremier, Luigi Di Maio, annunciando in conferenza stampa l'avvio del sito ufficiale del Reddito di cittadinanza. Per farlo, Di Maio cita una frase di Albert Enstein: "Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo".

"Le domande per il reddito di cittadinanza - spiega il ministro - non devono essere presentate solo il 6 marzo ma entro il 31 marzoper accedere al programma e avere la card ad aprile". Un reddito "che è un diritto ma che comprende anche dei doveri", aggiunge, "che è stato costruito intorno alle imprese italiane". Ricordando i requisiti per poter partecipare al programma, Di Maio sottolinea che si è arrivato ad oggi grazie "ad un lavoro di squadra" con Inps e Poste Italiane.

"La Card per il reddito di cittadinanza sarà come una normale PostePay perché nello Stato sociale che vogliamo chi accede ad un programma non deve essere riconosciuto o discriminato", dice Di Maio presentando alla stampa la card 'numero uno'. La presentazione della carta sul reddito di cittadinanza "è la prova che le card esistono, questa è la prima di 3 milioni, è un'operazione verità". E ancora: "Ce l'abbiamo fatta. Ora bisogna mettersi a lavoro" per rispettare le altre scadenze, "e sono fiducioso rispetteremo la tabella di marcia". "Vi avevo detto che a febbraio sarebbe partito il sito" del reddito di cittadinanza, ha aggiunto, "così è stato. E sono molto fiducioso che potremo rispettare tutta la tabella di marcia". Intanto, "entro i 12 mesi dal lancio del reddito - promette Di Maio - arriverà almeno un’offerta di lavoro entro 100 chilometri dal luogo di residenza, entro i 250 km o in tutto il territorio nazionale. Non si tratta di una misura assistenzialistica - ribadisce il vicepremier - è anche una misura che ha dei doveri".

Poi la precisazione: "In questi giorni per denigrare il reddito di cittadinanza si citano sempre i posti di lavoro mancanti in Italia, come a dire 'tanto non hanno voglia lavorare'. Non è questa la verità. La verità - prosegue Di Maio - è che domanda e offerta non si sono mai incrociate, che è quel che stiamo facendo noi" attraverso un "software unico, che creerà l’incrocio tra domanda e offerta". L’obiettivo del reddito, dice ancora il ministro, "è quello di reinserire lavorativamente le persone e formarle".

Del reddito di cittadinanza, rimarca il presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenendo alla presentazione, "siamo tutti orgogliosi. Tu, Luigi, ma anch'io e tutto il governo. Ma è importante che orgogliosi lo siano gli italiani, non solo i beneficiari" del sussidio "ma tutti, perché è una conquista di civiltà". Lo dice, al fianco del vicepremier Luigi Di Maio, "un evento - rimarca il premier - a cui tenevo perché è un momento importante".

Quella che ha dato via al reddito di cittadinanza "è una riforma complessa - sottolinea ancora Conte - progettata in modo corale. E' fondata su un patto di lavoro" e su un "meccanismo di inclusione sociale. Abbiamo faticato tanto, abbiamo studiato tanto e guardato" anche all'estero, a realtà dove il reddito è già realtà, "cercando di far di meglio". L'auspicio di Conte è che "da ora in poi gli altri studieranno la nostra" riforma.

 



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