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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

A Revine arriva un nuovo vigneto, le "mamme" chiedono un incontro con l'amministrazione

Il gruppo "Mamme Revine Lago" vuole chiarimenti sul progetto e sulle modalità di coltivazione

| Roberto Silvestrin |

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A Revine arriva un nuovo vigneto, le

REVINE LAGO - A Revine Lago “arriva”un nuovo vigneto, e il gruppo ambientalista delle “Mamme Revine Lago” chiede un incontro con l’amministrazione comunale. L’obiettivo è quello di capire se il progetto della nuova piantumazione sia conforme al regolamento di polizia rurale approvato dal consiglio comunale nel settembre del 2016.

 

“Vogliamo capire di che tipo di coltivazione si tratta, e soprattutto il metodo che viene utilizzato” fanno sapere dal gruppo ecologista. A Revine di vigneti praticamente non ce sono, e le mamme – che tanto si sono battute per l’approvazione di un regolamento più restrittivo – vogliono tutelare l’ambiente dall’arrivo dei vigneti intensivi. Il problema, per il gruppo, non sta infatti tanto nell’arrivo di una nuova piantumazione di viti, quanto più nel possibile utilizzo di pesticidi durante la coltivazione.

 

“Noi spingiamo per il biologico” rendono noto le mamme. Che un anno fa avevano chiesto e ottenuto che a Revine venissero vietati i prodotti tossici e molto tossici, oltre agli erbicidi di sintesi chimica. Secondo il nuovo regolamento, inoltre, chi vuole coltivare deve presentare al comune tutte le indicazioni su che cosa e come intenderà produrre, in attesa del nulla osta dell’amministrazione.

 

Le “mamme” incontreranno mercoledì il sindaco Michela Coan e l’assessore all’ambiente Boris Bottega per verificare che – in sostanza – sia tutto in regola con le norme vigenti. Il nuovo vigneto, si legge nelle relazione tecnica sul sito del comune, dovrebbe sorgere in località “Faè”, sulle pendici nord del Monte Baldo. Si tratta di un’area boschiva, in cui le piante dovrebbero essere abbattute per fare spazio alle viti: si tratta di esemplari di robinia, aceri e frassini.

 

La relazione definisce comunque “di scarso valore” la “popolazione forestale” che dovrebbe essere eliminata. L’area interessata da questa riduzione della superficie forestale è di circa 0,8 ettari.

 


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