25/04/2024parz nuvoloso

26/04/2024nubi sparse

27/04/2024nubi sparse

25 aprile 2024

Conegliano

Richetti e Bortoluzzi dialogano su Conegliano

Esaminati temi nazionali e il referendum del Veneto

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

immagine dell'autore

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Richetti e Bortoluzzi  dialogano  su Conegliano

CONEGLIANO - Ieri pomeriggio al bar Radio Golden, Alessandro Bortoluzzi e  Matteo Richetti hanno esaminato i problemi di politica nazionale e la situazione del comune di Conegliano, alla vigilia delle prossime elezioni amministrative.

 

In apertura dei lavori, il segretario cittadino Andrea Barazzuol ha portato i saluti del partito democratico, ricordando che la scelta del bar in cui si svolgeva l'incontro era stata fatta, per ricordare che ci si trovava vicino a una delle opere incompiute dell'Amministrazione uscente, ossia i 100 m di strada mai completati e che si trascinano ormai da molti anni.

 

È toccato quindi all'onorevole Roger De Menech, segretario regionale uscente del PD, presentare il collega Richetti, un rappresentante della nuova generazione del PD, che si è fatto apprezzare nel Parlamento e nel Paese per la sua capacità di rappresentare il riformismo vero con l'intento di girare la pagina.

 

Gli era accanto Alessandro Bisato, candidato alla segreteria regionale, per la quale si voterà domenica 30 aprile, insieme alle primarie nazionali del PD.

 

Richetti ha sottolineato come è sempre facile parlare, quando non si hanno responsabilità dirette nella pubblica amministrazione, "questi signori parlano sempre al condizionale.... io farei, ...noi faremmo: è uno sport tutto italiano, di tutte le opposizioni!

La crisi di oggi non è soltanto della politica, ma attraversa tutte le persone, tutte le comunità: è venuta meno la mutualità di fondo, essendo tutti presi dalla preoccupazione sociale ed economica, che spesso genera rassegnazione".

 

Pur essendo stato sempre considerato un fedelissimo di Renzi, Richetti ha ricordato i due aspetti dell'ex premier, a cui anche pubblicamente ha contestato certe certi atteggiamenti, ma ha continuato a dargli ancora una mano, perché "oggi egli rappresenta un vero leader politico, perché ha rimesso in moto il Paese, che è in ritardo rispetto alle altre realtà europee, perché era rimasto fermo per molto tempo".

  l'Italia è un paese da "schiodare", come è avvenuto per esempio con la rottamazione delle cartelle che si è appena conclusa, portando maggiori risorse per lo Stato e che favoriranno misure concrete per i giovani.

Ha toccato anche il tema dei vaccini, con delle bordate nei confronti del Movimento 5 Stelle.

Sull'Europa ha ricordato che "bisogna ripensarla, e che l'ipotesi della fuoruscita dell'Italia è fuori dalla realtà".

Richetti ha definito il referendum di Zaia "un finto referendum, perché da alcuni anni la Lega e Zaia potevano aprire il confronto con il Governo, ma non lo hanno voluto fare, perché si sono dimenticati che la politica è l'arte di ciò che si può fare".

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 


| modificato il:

foto dell'autore

Pietro Panzarino - Vicedirettore

Leggi altre notizie di Conegliano
vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×