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23 aprile 2024

Oderzo Motta

Richiesta di concordato per Stefanel, Cgil: "Chiarimenti subito"

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Richiesta di concordato per Stefanel, Cgil:

PONTE DI PIAVE  - "Dopo un rilancio promesso e non avvenuto, i lavoratori legittimamente chiedono risposte e rassicurazioni relativamente al sito di Ponte di Piave e all'eventuale utilizzo di ammortizzatori sociali". Così la segretaria di Filtcem Cgil di Treviso, Cristina Furlan al termine di un'assemblea dei lavoratori convocata questa mattina dopo l'annuncio dato ieri sera dal Consiglio di amministrazione di Stefanel di chiedere al Tribunale di Treviso un nuovo concordato in bianco e di procedere ad una riorganizzazione industriale con ricadute anche sull'occupazione".

 

La casa del fashion di Ponte di Piave, ora controllata dai fondi Attestor-Oxy, ha presentato una relazione che evidenzia una perdita, per i primi nove mesi del 2018, superiore ai 20 milioni di euro confermando l'intenzione di procedere alla cessione o alla licenza del marchio ad eventuali soggetti asiatici interessati. I dipendenti di Stefanel nello stabilimento trevigiano sono oggi 89, ai quali si aggiungono altri 11 tra l'outlet e il punto vendita di Treviso.

 

Ma in gioco, rileva ancora Furlan, "c'è poi tutto l'indotto del sito trevigiano, ovvero i laboratori di maglieria che operano per Stefanel, e che si sono già visti costretti a licenziare a causa del calo delle commesse, oltre alle ditte di logistica, essendo polo per tutta l'Italia e per l'estero". Complessivamente, solo i dipendenti diretti del Gruppo sono 800, 250 dei quali in Italia. "Stiamo pensando di convocare un'assemblea dei lavoratori - conclude Furlan - chiedendo la presenza diretta della direzione, che si rivolga a loro e alle Rappresentanze sindacali con chiarezza e onestà". 

 



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