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28 marzo 2024

Vittorio Veneto

Rivoluzionare la viabilità a Ceneda? "Una delle tante promesse non mantenute dal sindaco Tonon"

Il tema dei sensi unici sarà al centro del consiglio di quartiere di giovedì

| Roberto Silvestrin |

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| Roberto Silvestrin |

viabilità a Ceneda

VITTORIO VENETO - Non c’è nessuna speranza per la viabilità di Ceneda. E’ la considerazione del consigliere Michele Bastanzetti, a pochi giorni dal consiglio di quartiere di Ceneda che si terrà giovedì. Sarà la prima seduta dopo le dimissioni da segretario del membro del Sac: “Il tema della serata saranno la viabilità di Ceneda e quella urbana.

 

Interverranno il professor Giuseppe Ballestini e il vicesindaco Alessandro Turchetto” anticipa Bastanzetti. L’ex segretario considera questa “una delle tante promesse non mantenute dal sindaco Tonon”, visto che “la revisione dei sensi unici era uno dei punti cruciali della campagna elettorale e del programma di mandato di questa giunta”.

 

Ci sono almeno tre motivi per cui è difficile – se non impossibile – che l’amministrazione metta mano alla viabilità cenedese prima di fine mandato. Innanzitutto “il 2018 sarà un anno di fuoco a causa dei 7 raduni nazionali d' arma per il Centenario, ed il Comune dovrà concentrarsi su di esso”, sostiene Bastanzetti. Il secondo motivo riguarda le finanze comunali: “La situazione di cassa di Vittorio Veneto è disastrosa, e se non ci sono soldi per le emergenze, figurarsi se li trovano per rifare il Piano Urbano del Traffico”.

 

Terzo, “una revisione dei sensi unici comporta pure quella del servizio pubblico (autobus), con una rivoluzione di programma e di spesa ulteriormente onerosi” conclude il consigliere. Il Put venne inaugurato durante la prima giunta Scottà, ma già al tempo aveva fatto discutere. In particolare i consigli di quartiere di Ceneda e del Centro, insieme all' Ascom, si erano dichiarati favorevoli ad un piano dei sensi unici esattamente contrario a quello che venne attuato.

 

Chiedevano infatti che la circolazione, sull'anello cittadino, avvenisse in senso orario e non antiorario come ora. Questo per una serie di motivi, tra i quali il rispetto della naturale crescita avuta dalla città nel tempo.

 


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Roberto Silvestrin

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