TREVISO - E’ entrato in sala operatoria per un intervento portato a termine in modo impeccabile all’ospedale Cà Foncello di Treviso.

Terminata l’operazione il cardiochirurgo si è diretto nello spogliatoio per riprendere i suoi affetti personali lasciati come da prassi, in un armadietto prima di entrare in sala operatoria. Ma una volta riacceso il cellulare riceve una serie di sms dalla banca in cui viene avvisato che qualcuno ha tentato di utilizzare il suo bancomat. Così controlla subito il portafogli e non lo trova. Sparito. Rubato.

I fatti risalgono all’ottobre 2015 e poco dopo la polizia è riuscita a risalire all’autore del furto, da ieri a processo con l’accusa di furto all’interno dell’ospedale. Si tratta di un trevigiano di 43 anni, operatore socio sanitario, finito già a processo con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo l’accusa sarebbe stato lui a rubare il portafogli del cardiochirurgo dato che, per il lavoro che svolgeva in quel periodo, aveva accesso anche agli spogliatoi dove i medici impegnati in sala operatoria lasciavano vestiti ed effetti personali.