Montebelluna – Non si lavora oggi al consorzio Brentella di Montebelluna. Così accade anche per gli altri tre consorzi della provincia, a Treviso e a Vazzola.

Braccia incrociate fino alla 11 per 170 lavoratori trevigiani.Alla base della protesta il mancato rinnovo del contratto di lavoro.

“Nonostante sia trascorso un anno dalla presentazione della Piattaforma per il rinnovo del contratto e dieci mesi d’incontri – dichiara Andrea Zanin, segretario generale Fai-Cisl Treviso - l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Bonifica (SNEBI), ha fatto inspiegabilmente fallire le trattative".

"Il negoziato è saltato - aggiunge - sull’aspetto riguardante la parte economica. Lo SNEBI ha proposto un aumento contrattuale del 5,3%, per il biennio 2008/2009, pari a 84 euro mensili lordi: vale a dire un aumento del 2,65% annuo. E’ un riconoscimento che offende la dignità dei lavoratori di quest’importante comparto, continuano i Sindacalisti, che non compensa l’impegno svolto all’interno di un settore rientrante nei Servizi Pubblici Essenziali. La nostra richiesta è stata di 100 euro mensili, pari ad un aumento del 7% nel biennio”.