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28 marzo 2024

Politica

Salvini: Il condono non si cambia. Di Maio sapeva

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Salvini: Il condono non si cambia. Di Maio sapeva

Tensione alle stelle nella maggioranza dopo l'accusa del vicepremier Luigi Di Maio ieri a 'Porta a Porta' sulla 'manina' che avrebbe modificato dopo il Cdm il decreto fiscale inserendo uno scudo anche i capitali all'estero e allargando il tetto dei 100.000 euro ad ogni singola imposta.

 

Mentre i pemtastellati avanzano l'ipotesi di fare un nuovo Consiglio dei ministri la Lega torna a smentire il leader M5s mentre l'opposizione chiede al premier Giuseppe Conte di riferire in Aula sull'accaduto. 

 

"Cosa fatta capo ha. Io quando prendo impegni con Di Maio e i cittadini li mantengo", dice però il vice premier Matteo Salvini a Bolzano. "Io quello che abbiamo discusso per ore ed ore in consiglio dei ministri l'ho trovato scritto", ha aggiunto. Per quanto riguarda un possibile consiglio dei ministri domani Salvini ha detto: "Io domani mattina sono a Cles e in tarda serata chiudo la campagna a Trento".

 

"Lo sapevano tutti". dice anche Massimo Garavaglia, sottosegretario all'Economia della Lega, a chi gli chiede chi fosse a conoscenza delle norme del decreto fiscale contestate da Luigi Di Maio. Lo sapeva anche Di Maio?, incalzano i cronisti. "Non lo so...", taglia corto Garavaglia. E quando gli si domanda se sia la sua la 'manina' che ha cambiato, come sostiene il leader M5s, il testo, risponde accennando un sorriso: "No". Non solo: Garavaglia va al contrattacco aprendo un altro fronte e, a proposito dei presunti aumenti delle assicurazioni Rc auto al nord per effetto della manovra dice netto: "Una norma mai vista, né condivisa. Quindi, il problema non esiste".  l tema e la misura sull'Rc auto è stata discussa nella riunione sulla manovra la settimana scorsa ed è stata inviata agli alleati della Lega martedì mattina. Lo sostengono fonti del Movimento 5 Stelle, dopo le parole di Garavaglia. 

 

"E' chiaro che al di là di ciò che è successo, questo lo vedrà il Cdm nella propria interlocuzione, sono fermamente contrario a che ci sia questo articolo all'interno del decreto". Così il presidente della Camera Roberto Fico a chi gli chiede di commentare lo scontro sul dl fisco e il condono. A chi gli chiede se sia contrario quindi allo scudo fiscale, Fico replica: "Certo" mentre alla domanda se sia contrario anche alla 'pace fiscale' nella sua interezza risponde: "Questo è un discorso lungo...".

 

"Nel testo del decreto fiscale sono state inserite norme non concordate in Consiglio dei Ministri. Se qualche nostalgico del passato pensa di fermare il cambiamento si sbaglia, quelle norme spariranno. Alle Camere invierò solo un testo pulito: con noi niente scudi né condoni", dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro.

 

"Noi non amiamo i condoni, ci interessa di più l'idea di una pace fiscale con la rateizzazione, che è una parte che il governo ha previsto", ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine dell'assemblea di Assolombarda. "Questo significa - ha aggiunto - pagare tutte le tasse da parte delle imprese che hanno criticità oggettive, però significa nessuno sconto perché noi i condoni non li amiamo".

 

Intanto le opposizioni vanno all'attacco. "Fatti gravi che stanno accadendo in queste ore. Chiederei che venga il presidente del Consiglio a spiegarci cosa ha approvato il Consiglio dei ministrie perché oggi lo debbano correggere, se viene il vicepremier Di Maio poi verrebbe a dire che non lo ha ancora letto o che é diverso", dice il deputato del Pd Emanuele Fiano. "Di Maio riferisca in Aula", gli fa da eco il collega di partito Ernesto Magorno. 

 

Un appello al presidente della Camera Roberto Fico affinché solleciti il governo a "riferire in Parlamento" é stato rivolto anche dal deputato di Fratelli d'Italia Tommaso Foti in un intervento nell'Aula di Montecitorio sul caso del decreto fiscale. "Uno spettacolo indegno mai visto prima", ha aggiunto. "Presidente Fico intervenga per ripristinare la legalità nel nostro Paese".

 

"Stiamo assistendo a uno spettacolo indecoroso. Di Maio dovrebbe semplicemente assumersi le proprie responsabilità, spiegare in Parlamento e agli italiani dove trovano i soldi e come pensano di raggiungere quel valore utopico di Pil che oggi promettono", dice il deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo intervenendo a Rai News 24.

 



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