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28 marzo 2024

Politica

Salvini non molla e spera nel flop

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Salvini non molla e spera nel flop

Nessuno chiude la porta, ma certo adesso il boccino è in mano ad altri. La Lega guarda alle prove di intesa tra M5S e Pd ma non rinuncia a minare il dialogo tra Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti. Matteo Salvini, anche oggi a Roma in costante contatto con i suoi, mantiene ferma la linea: far fallire a ogni costo il 'matrimonio' tra 5 stelle e dem. Il leader del Carroccio dovrà tirare fuori un nuovo jolly per far cambiare rotta all'amico Luigi. La promessa, dichiarata anche in Senato, del taglio dei parlamentari non ha scalfito il capo del M5S. L'offerta di palazzo Chigi, mai confermata pubblicamente ma nemmeno negata, non ha ottenuto l'effetto sperato.

 

Salvini pensa ad altro, qualcuno si aspetta una mossa a sorpresa dell'ultima ora, e intanto non 'spegne il telefono'. Dai piani alti di via Bellerio si continua a scrutare l'orizzonte. Quello che succederà nelle prossime ore è nelle mani di Di Maio e Zingaretti, però ogni minuto che passa senza che i due trovino un accordo consuma il tempo che il Capo dello Stato ha concesso ai partiti per trovare un'intesa. Tempi stretti, visto che Mattarella riapre il Quirinale tra 48 ore, e quindi: 'no news good news', ragionano nella war room leghista. Ovvero, "così andiamo al voto entro novembre".

 

Eppure, nel Carroccio resta attivo un nutrito e qualificato numero di sherpa - si contano ministri, sottosegretari e dirigenti - "in costante contatto con i cinque stelle". Anche oggi. "Sarebbero pure d'accordo a riprovarci a governare assieme - spiega una fonte autorevole all'Adnkronos -. L'idea di avere Di Maio a palazzo Chigi non dispiace ai grillini, ma di Salvini in questo momento non si fidano".

 



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