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29 marzo 2024

Conegliano

Santa Lucia di Piave, sarà una Fiera dell'Agricoltura "blindata"

Attivate misure straordinarie di sicurezza per accogliere gli oltre 30.000 visitatori previsti

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fiera dell'agricoltura santa lucia blindata

SANTA LUCIA DI PIAVE - Un’edizione speciale della Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Santa Lucia di Piave, quella che aprirà i cancelli tra due giorni, che mette in campo misure straordinarie per la prevenzione e la sicurezza di ordine pubblico.

 

“Abbiamo fatto uno sforzo notevole per garantire la massima safety e sicurity – dichiara Riccardo Szumski, Sindaco di Santa Lucia di Piave - con l’elaborazione di un modello reale di protocolli e misure da attuare.”

 

Nelle ultime edizioni la Fiera Internazionale dell’Agricoltura ha registrato oltre 30.000 visitatori e un afflusso di persone nel area di oltre 200.000 persone. Numeri importanti che, in relazione alle ultime circolari del Ministero dell’Interno a firma dei prefetti Grabrielli e Morcone, richiedono di attuare misure di prevenzione per la tutela di ospiti e visitatori.

 

“Il nostro impegno è quello di garantire lo svolgimento della manifestazione attivando il massimo controllo - dichiara il Alberto Nadal, amministratore unico dell'azienda speciale Santa Lucia Fiere – Per questo abbiamo attivato dei tavoli di confronto con vigili del fuoco e forze dell’ordine. Le misure attuate quest’anno prevedono il blocco degli ingresso all’area della manifestazione con mezzi pesanti che in caso di necessità possono essere rimossi per permettere la mobilità dei mezzi di soccorso.

 

Importanti poi sono le risorse umane attivate con il personale per il controllo ingressi triplicato e il potenziamento del piano sanitario con ambulanze e medici raddoppiati rispetto alle edizioni precedenti. Il piano di sicurezza attuato prevede inoltre il conteggio delle persone presenti nell’intera area e il potenziamento della segnaletica informativa al servizio del visitatore.

 

“Gli importanti costi per l’attivazione queste misure purtroppo gravano sull’ultimo anello della catena senza che ci sia un concreto supporto centrale. – dichiara Szumski – Questo mette in difficoltà gli organizzatori e i comuni che devono fare i conti con risorse sempre più limitate.”

 



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