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29 marzo 2024

Italia

Santanchè: ''Il Pdl va rottamato, questo apparato è un cancro''

Ennesimo affondo contro il gruppo dirigente

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Daniela Santanchè,

ROMA - ''I vertici devono dimettersi''. ''Il Pdl va rottamato e azzerato, questo apparato è un cancro''. L'ennesimo affondo lanciato da Daniela Santanchè (in foto) contro il gruppo dirigente del Pdl fa scoppiare la rivolta. L'uno-due della 'pasionaria' pidiellina, ieri sera ai microfoni del Tg4 (una tv non certo ostile al centrodestra) e oggi sul 'Foglio', manda in fibrillazione via dell'Umiltà e la eco delle polemiche arriva a Bucarest, dove Angelino Alfano sta partecipando alla giornata conclusiva del vertice Ppe. Molti parlamentari, azzurri ed ex An, decidono di reagire subito. Contro la Santanchè è un vero e proprio fuoco di fila.

Tra i primi a condannare l'uscita dell'ex sottosegretario è l'economista Giuliano Cazzola: ''Se Santanchè propone di cacciare i parlamentari del Pdl che appoggiano il governo Monti, sarei onorato di stare ai primi posti nella sua lista di proscrizione. Anzi, credo proprio di averne diritto''. Sulla stessa linea Sergio Pizzolante: ''Spero che Berlusconi prenderà le distanze da chi attacca storie e persone che lo hanno sostenuto con determinazione e amore. La Santanchè attacca il gruppo dirigente che ha scommesso su Alfano che rappresenta, come dimostrano anche gli ultimi sondaggi, l'ultima possibilità di rinnovamento del Pdl e del centrodestra''.

Poco dopo scendono in campo anche i 'pezzi da novanta' del partito. Prima il vicepresidente dei senatori Gaetano Quagliariello: ''Se questa è la linea della Santanchè mi chiamo fuori''. Poi il capogruppo a Montecitorio Fabrizio Cicchitto: ''Santanchè punta a distruggere il partito''. A metà giornata si fa sentire anche Alfano, che risponde via twitter a Quagliariello: ''Quella della Santanchè è una linea sfascista molto chiara. Noi ne abbiamo un'altra. Sono inconciliabili. Non sarai solo, saremo tantissimi".

Ma Daniela Santanchè tira dritto e dice all'Adnkronos:"Non sono sfascista ma è fuori dal mondo chi non vede i problemi all'interno del Pdl. Io i miei piedi li ho ben piantati a terra e chiedo rispetto per le mie posizioni". ''Non sono contro nessuno, ma se tutti mi danno addosso sappiano che la gente è con me, lo vedo dai tweet, dalle mail e dagli sms che ricevo in queste ore".

Il partito è contro, dunque, "ma io sto al fianco della gente, dove dovremmo essere tutti per tornare a guadagnare consensi. Credo sia giusto aprire un dibattito, parlarsi e guardarsi negli occhi piuttosto che aggredirmi con veemenza per le mie posizioni".

La 'pasionaria' del centrodestra rinvia al mittente l'accusa di linea 'sfascista' mossa da Angelino Alfano. "Non mi si venga a dare della sfascista - avverte - in un partito che è passato dal 22 al 15% è giusto farsi qualche domanda''. ''Io non voglio rottamare nessuno - assicura - ma di fronte a un problema credo sia giusto parlarne anziché nascondere la testa sotto la sabbia. Non ho la presunzione di dire che ho ragione e gli altri sono nel torto, ma vorrei ci si confrontasse invece di fare gli struzzi". E a chi le domanda se ha sentito Berlusconi in queste ore, Santanchè risponde stizzita: "no che non l'ho sentito, non sono mica Ambra teleguidata da un auricolare".

Il portavoce di Silvio Berlusconi, Paolo Bonaiuti, precisa che ''le opinioni espresse dalla signora Santanchè, in un articolo apparso oggi sul Foglio, sono frutto di suoi ragionamenti politici personali e non esprimono affatto il pensiero del presidente Berlusconi''.

Quagliariello spiega in una nota: ''In questi giorni sono state presentate due linee: una è stata enunciata dal presidente Berlusconi circa una settimana fa: disponibilità ad agevolare un progetto unitario anche a costo di un passo indietro che privi gli interlocutori di ogni alibi; rinnovamento profondo del Pdl; riconquista di una prospettiva maggioritaria per i moderati di fronte all'evidente ricompattarsi del vecchio Pci sull'asse D'Alema-Bersani-Vendola; tentativo di sollecitare a tal fine una disponibilità di Monti, con la conseguenza di un atteggiamento verso il suo governo che non lesini critiche agli errori ma riconosca ciò che di buono è stato fatto''.

''L'altra linea - afferma ancora Quagliariello - è stata esposta con apprezzabile chiarezza da Santanchè sul 'Foglio': prevede la rottamazione del Pdl, la liquidazione di Monti e punta apertamente alla costruzione di un soggetto politico di plastica che concorra con Grillo in un'area fondamentalmente anti-sistema. Le due linee - sottolinea - sono entrambe legittime ma tra loro non compatibili''.

Cicchitto condivide: ''Qualche giorno fa, a nome del Pdl, Berlusconi e Alfano hanno rivolto ai centristi la proposta di aggregare in una vasta alleanza politica tutte le forze moderate e riformiste. E' evidente che questa proposta politica implica non solo l'esistenza, ma anche il rinnovamento e il rilancio del Pdl che finora sta vivendo in una condizione di difficile stallo e che malgrado tutte le disgrazie 'tiene''. Di segno totalmente opposto è l'ipotesi avanzata dalla Santanché che è quella di distruggere totalmente il Pdl per dar vita non si sa bene a che cosa, in attesa di un'improbabile palingenesi fatta non si sa bene da chi''.

''Non c'è dubbio che siamo arrivati all'ora di scelte tanto serie e ponderate, quanto chiare perché un partito - continua Cicchitto - deve dare una risposta coraggiosa e forte a tutti, agli avversari e anche ad un fuoco che solo per usare un'espressione diplomatica possiamo definire come 'amico'''. Dura la reazione anche della parlamentare Jole Santelli: ''Non mi meraviglia che Daniela attacchi il Pdl ed il suo segretario Alfano. In fondo non è mai stata d'accordo con la costruzione del nuovo partito, tanto da essersi candidata nel 2008 contro Berlusconi''.

Un altro berlusconiano della prima ora come Osvaldo Napoli, fa appello alla visione 'ecumenica' della Balena Bianca per stemperare ''l'imbarazzo per idee bislacche'' e fa una battuta al vetriolo: ''Se amici, e amiche, del Pdl imparassero a contare fino a 10 e a mettere in moto il cervello prima della lingua, probabilmente il partito non sarebbe nelle difficoltà in cui oggi si trova''.

''E' la goccia che ha fatto traboccare il vaso, se l'onorevole 'tafazzista' continua a sputare nel piatto dove mangia, può benissimo andar via, nessuno la rimpiangerà'', sussurra un autorevole esponente azzurro.
 

(Adnkronos)

 


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