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29 marzo 2024

Treviso

SCATTOLON E SCOTTA': UNA CAMPAGNA DI DELEGITTIMAZIONE CONTRO DI NOI

"Sui T-red polemiche strumentali"

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SCATTOLON E SCOTTA': UNA CAMPAGNA DI DELEGITTIMAZIONE CONTRO DI NOI

Villorba/Vittorio Veneto - Non ci stanno a restare in silenzio. Finiti nell'occhio del ciclone dopo il sequestro dei t-red installati in diversi Comuni trevigiani, i Sindaci di Villorba e di Vittorio Veneto forniscono la loro versione dei fatti. E lo fanno insieme. Oltre all'appartenenza alla Lega, i due sindaci hanno in comune la convinzione di aver agito in buona fede a tutela della sicurezza stradale.

Liviana Scattolon e Giancarlo Scottà definiscono una "campagna di delegittimazione verso le Amministrazioni Comunali di tutta Italia e le loro Polizie" il sollevamento popolare seguito al sequestro dei t-red disposto dalla Procura di Verona.

Una campagna che, secondo Scattolon e Scottà, negli ultimi giorni ha raggiunto "punte irrazionali, diffuse su tutto il territorio nazionale, spesso alimentate da personaggi che in cerca di visibilità cavalcano ogni cosa, compresi evidenti comportamenti pericolosi".

"La sicurezza dei cittadini sulle strade non interessa più a nessuno? - Si chiedono i due primi cittadini - Su questo tema siamo lasciati spesso soli".

Scottà e Scattolon precisano che se sarà confermato che gli strumenti di cui ci hanno dotato i semafori delle loro Città non avevano l'omologazione del Ministero, sarebbero i loro stessi Comuni la prima parte lesa.
"Ci aspettiamo che la Magistratura accerti in tempi brevi - chiariscono - se questi strumenti sono corretti, precisi ed efficaci, perché ci interessa la salvaguardia della sicurezza dei cittadini".

Entambi i sindaci leghisti vogliono difendere però la scelta di affidarsi a strumenti tecnologici per la rilevazione di infrazioni al codice della strada.
"E' noto a tutti - affermano - che si muore sulle strade per eccesso di velocità, passaggio con il rosso, guida in stato di ebbrezza, per avere assunto droghe, per momenti di distrazione. E'altrettanto noto a tutti che per tanti automobilisti il Codice della Strada è un manuale di consigli che un insieme di norme da rispettare per la propria e l'altrui sicurezza".

Per diminuire gli incidenti non è possibile militarizzare le strade: "non basterebbe nemmeno moltiplicare per dieci i nostri agenti", ammettono Scottà e Scattolon. "Di conseguenza è indispensabile l'utilizzo di telecamere, autovelox, etilometri, ecc".

"Purtroppo - lamentano i primi cittadini di Villorba e Vittorio Veneto- siamo in una situazione giuridica in cui la certezza del diritto è messa in discussione, e spesso prevale la logica delle forme giuridiche piuttosto che la sostanza delle azioni, con il rischio di fornire giustificazioni a comportamenti potenzialmente pericolosissimi".

Liviana Scattolon e Giancarlo Scottà difendono la loro scelta e chiedono pubblicamente a chi contesta l'uso di T-red e autovelox: "Siamo d'accordo o no che chi percorre strade urbane ai 100 km/h mette a rischio la vita delle persone? -  - Siamo d'accordo o no che chi passa con il semaforo rosso mette a rischio la vita delle persone? Siamo d'accordo o no che chi non rispetta le strisce pedonali mette a rischio la vita delle persone? Siamo d'accordo o no che chi si mette alla guida dopo aver assunto droghe o in stato di ebbrezza mette a rischio la vita delle persone?"

"Se siamo d'accordo su questo - proseguono - chiariamo allora senza polemiche se il giallo deve durare 4 oppure 5 secondi; se la tolleranza rispetto al limite dei 50 km/h deve essere del 10% o del 20%; se si possono bere 1 o 2 bicchieri di vino".

"Ma poi basta - affermano con decisione i sindaci - applichiamo in modo rigoroso e severo le leggi. Senza che per presunte interpretazioni giuridiche si assolvano poi comportamenti oggettivamente pericolosi per la società".

"Le Amministrazioni Pubbliche che cercano di dare delle risposte possono anche sbagliare - concludono il Sindaco di Villorba e il Sindaco di Vittorio Veneto - ma questa pregiudiziale difesa di comportamenti pericolosi e questa smaccata delegittimazione delle Amministrazioni Comunali è incomprensibile e inaccettabile".

"Continuate pure a criticarci per quello che volete, ma sul rispetto delle regole stradali e sulla difesa dei soggetti deboli come i pedoni e i ciclisti continueremo a fare tutto il possibile".

 

 


| modificato il:

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