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29 marzo 2024

Treviso

Scelta come nuova manager dei musei di Treviso, ma rinuncia all’incarico

Daniela Sogliani dice no al Comune di Treviso e resta a Mantova

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Scelta come nuova manager dei musei di Treviso, ma rinuncia all’incarico

TREVISO - Il sindaco Mario Conte lo scorso 21 marzo aveva scelto Daniela Sogliani come manager per i musei di Treviso su oltre cento candidature. Ma la nuova manager che avrebbe dovuto gestire e dare nuovo slancio al patrimonio dei musei civici del capoluogo ha rinunciato all’incarico di alta specializzazione.

A soli 15 giorni dall’ufficializzazione Sogliani, storica dell’arte, attualmente Responsabile progetto di ricerca “Banche Dati Gonzaga” del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te di Mantova, ha rinunciato all’incarico. Ieri la curatrice ha spiegato in una lettera inviata alla Gazzetta di Mantova le motivazioni della scelta di rimanere a Mantova.

“Ho risposto nei mesi scorsi a un avviso pubblico della città di Treviso per l’affidamento dell’incarico di alta specializzazione per la promozione del patrimonio museale, il sindaco Mario Conte e l’assessore alla Cultura Lavinia Colonna Preti hanno scelto il mio profilo - scrive Sogliani - Ringrazio di cuore il sindaco e l’assessore e tutta la città di Treviso per l’accoglienza che mi hanno riservato e la bellezza che mi hanno mostrato nei suoi musei e nelle vie del centro storico. Ho trovato solo gentilezza e disponibilità e opere d’arte che necessitano di una grande valorizzazione, di un grande lavoro di recupero, rinnovo, comunicazione e riconciliazione con la comunità”. “Tuttavia per l’attaccamento alla mia città ho deciso di rimanere a Mantova e desidero ringraziare le molte persone che mi hanno contattato in questi giorni per complimentarsi come me e salutarmi. Proseguo pertanto il mio lavoro alla Fondazione Palazzo Te - conclude la storica dell’arte - grata di questa importante opportunità”.

Ora il sindaco Conte dovrà scegliere tra le altre due professioniste arrivate al colloquio finale. Si tratta di Sara Campaner, laureata in conservazione dei beni culturali, è dirigente pubblico e politiche culturali e direttrice del museo della bonifica del Piave di San Donà e Beatrice Mezzogori collaboratrice della Fondazione Ca’ Foscari a Venezia

 


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Isabella Loschi

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