Crocetta del Montello – Nessuno aveva immaginato che si trattasse di una bomba della prima guerra mondiale. Pareva un sasso. Di questo era convinto il titolare della fresa su cui l’ordigno si era incagliato, e lo stesso pensava anche la vittima.

Questa mattina, Alex Bolzonello, 21 anni, figlio del titolare della ditta che porta il suo stesso cognome specializzata nella vendita e riparazione di macchine agricole, in via Fantin, al civico numero 109, si era messo al lavoro per disincagliare quello che appunto pareva un sasso, o al massimo un pezzo di ferro.

Un cliente aveva portato la fresa alla Bolzonello dopo che, durante il normale lavoro sui campi, era rimasta bloccata. A fermare gli ingranaggi, appunto, ciò che poi si è rivelato essere una bomba.

Appena il giovane meccanico gli si è avvicinato con la fiamma ossidrica c’è stato un boato.

L’esplosione l’ha ucciso sul colpo. Non c’è stato nulla da fare. I sanitari del Suem 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo.

In merito al tragico episodio anche il presidente della Provincia Leonardo Muraro ha voluto esprimere il massimo cordoglio da parte di tutta l’Amministrazione Provinciale alla famiglia Bolzonello.  "Colgo però l’occasione - aggiunge Muraro - per lanciare un appello ai cittadini: quando nel corso della propria attività, si viene a contatto con materiali o ordigni che possono sembrare residui bellici, bisogna assolutamente sospendere tutto e chiamare le forze dell’ordine”.
 

^{In alto: Alex Bolzonello, la giovane vittima - Sopra: L'Officina Bolzonello a Crocetta del Montello (Foto OggiTreviso)}