CASTELFRANCO - Si è concluso l’intervento di restauro della facciata storica delle Scuderie di Palazzo Bolasco. E’ il risultato di una azione corale che, intorno alla celebre Villa, ha riunito la pubblica amministrazione e soggetti diversi, in primis Confartigianato Formazione.

Per il concretizzarsi di questo progetto il ruolo del Rotary castellano è risultato importante se non determinante.

E’ stato il Rotary, infatti, a farsi ispiratore del restauro della facciata principale delle Scuderie all’interno del Compendio Monumentale di Palazzo Revedin – Bolasco a Castelfranco Veneto.

“Il Rotary Club – chiarisce il presidente Roberto Ceron - non è nuovo a interventi su Villa e Parco Revedein. Non solo per l’azione di sollecitato più volte attuata al fine di portare l’attenzione su questo monumento, che merita un intervento complessivo di salvaguardia e di nuova valorizzazione. Ma anche con propri interventi economici diretti, com’è stato, per citare solo quelli più recenti, il finanziamento degli studi e delle analisi propedeutiche alla campagna di restauro delle statue della Cavallerizza, uno dei gioielli della Villa”.

“Per il recupero della facciata delle Scuderie, la nostra azione – sottolinea ancora il Presidente Ceron - è stata soprattutto di stimolo e organizzativa: abbiamo convinto i diversi soggetti istituzionali ad avviare un ”corso di perfezionamento in restauro conservativo” e un “cantiere scuola”. Il corso è stato curato da Confartigianato Formazione ed è stato rivolto a specializzare nel settore del restauro monumentale alcune maestranze locali già qualificate.

Il nostro contributo stanziato per l’iniziativa è ammontato a 6.000,00 Euro, e ha consentito di ottenere un intervento complessivo stimabile in circa 100.000,00 Euro. Il Rotary ha finanziato, in particolare, le analisi scientifiche di laboratorio sui materiali costitutivi antichi, eseguite da TSA Srl (Tecnologie Scientifiche Applicate) di Padova. Queste indagini preliminari hanno consentito di redigere correttamente il progetto di restauro conservativo”.

L’operazione è stata poi sviluppata da Confartigianato Castelfranco Veneto, che ha dato vita a uno specifico corso di perfezionamento in restauro conservativo affidato al coordinamento scientifico del Prof Pietro Rosanò, uno tra i più noti esperti per interventi sugli intonaci e sui marmorini antichi.

L’intervento si è configurato tramite un “cantiere scuola”, gestito da Confartigianato Formazione della Marca Trevigiana.

L’Impresa Edil Antonello Snc di Castelfranco Veneto ha fornito il supporto tecnico. Il progetto, già approvato dalla Soprintendenza, è stato curato dall’Arch. Lucio Fior di Bassano del Grappa, che cha curato la direzione dei lavori assieme al Prof. Pietro Rosanò.

Tutti i partecipanti al cantiere scuola hanno seguito l’impegnativo corso di perfezionamento in restauro conservativo il cui costo è stato sostenuto dalla CEAV, la Cassa Edile Artigiana Veneta, che ha coperto i costi delle docenze, le consulenze, e la docenza diretta in cantiere.

La facciata è una delle più importanti del complesso e si caratterizza per i pregevoli elementi decorativi e gli enigmatici artifici funzionali. Presenta un rivestimento a marmorino molto interessante, originale, che è stato sottoposto ad un intervento di tipo integrativo. Sono state riportate alla luce le eleganti decorazioni a fintomarmo, prima occultate dallo sporco.

Alla conclusione la Città di Castelfranco ha ottenuto due risultati: un’importante facciata restaurata e un elenco di artigiani esperti nel restauro conservativo al quale attingere per ulteriori iniziative di recupero del patrimonio storico.

È necessario ricordare che l’idea iniziale di questa iniziativa si deve a Maurizio Trevisan e a Walter Veronese. Quest’ultimo è stato per molti anni Presidente di Confartigianato Castelfranco Veneto ed è scomparso nel maggio 2012, senza veder ultimato questo suo desiderio. Il Presidente attuale Oscar Bernardi ha giustamente inteso dedicare il restauro della Facciata delle Scuderie alla memoria del compianto Walter Veronese.