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16 aprile 2024

Treviso

A SCUOLA (MEDIA) DI SOCIAL NETWORK

Qwert: rete che istruisce i giovani sulla sicura comunicazione

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A SCUOLA (MEDIA) DI SOCIAL NETWORK

TREVISO - L'azienda Usl n.9, in collaborazione con Comune di Treviso e Ufficio scolastico provinciale, hanno replicato anche per il 2012 il progetto "Qwert" . L'iniziativa avvicina i ragazzi al mondo dei social network, istruendoli su utilizzo e controindicazioni.

Qwert infatti è una rete virtuale e reale,  che prevede il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole medie trevigiane che in classe hanno partecipato ad attività specifiche per sviluppare le loro competenze nell’uso dei social network, indirizzando la loro azione verso un impiego comunicativo e positivo, con il supporto di una equipe tecnica che garantisce la bontà dei contenuti. Il progetto prevede l’utilizzo di una rete sociale dedicata, protetta e sorvegliata, chiamata per l’appunto “Qwert”, alla quale i ragazzi possono accedere solamente con l’autorizzazione del genitore e l’autenticazione personale da parte di educatori, che provvederanno all’iscrizione.

Nel 2012, rispetto alle precedenti edizioni, c’è stato un coinvolgimento fattivo degli insegnanti, l’introduzione di quiz didattici sviluppati in collaborazione con il corpo docente, l’attivazione della chat “amicizia rotta”, tema scelto dai ragazzi che partecipano al network che viene trattato con il contributo di uno psicologo esperto di affettività e, infine, la possibilità di navigare nel network attraverso dispositivi mobile. Il progetto, dopo il positivo avvio nel 2009 nel territorio del Distretto n.1 di Treviso grazie alla stretta collaborazione data dal Comune di Treviso tramite l’assessorato alla famiglia, sarà esteso al Distretto n. 4 he Opitergino-mottense a partire dal Comune di Ponte di Piave dove è stata coinvolta la scuola secondaria di primo grado.

La partecipazione alla rete infatti è cresciuta nel tempo e oramai coinvolge circa il 38 per cento dei ragazzi delle scuole medie trevigiane che saranno chiamati ad essere protagonisti in un evento “Qwert in piazza” in programma in piazza dei Signori a Treviso il prossimo 13 giugno con una grandiosa caccia al tesoro per tutto il centro cittadino. Si tratta di un evento promosso in tutto e per tutto dai ragazzi, al quale hanno già aderito oltre 300 “Qwerters”. Va sottolineato come il servizio non vada in vacanza e prosegua nel corso dell’estate, quando gli studenti possono accedere al network da casa, rimanendo in contatto con amici ed educatori

“Qwert rappresenta per l’Azienda un innovativo ed importante servizio – sottolinea Claudio Dario, Direttore generale dell’Azienda ULSS 9 – raggiungere e coinvolgere i preadolescenti come è stato fatto negli ultimi due anni, è un punto di partenza importante per perseguire il nostro obiettivo principale che è quello riassunto nel motto ‘la salute costruiamola insieme’”. Un progetto inedito e di successo perché parte dall’utilizzo dei social media, che rappresentano lo strumento privilegiato di comunicazione di giovani e giovanissimi. “I numeri e gli esiti della sperimentazione – sottolinea ancora il Direttore - ci danno ragione e dimostrano come sia necessario utilizzare i canali di comunicazione dei nativi digitali per poter stabile con loro un dialogo realmente costruttivo. Sono fermamente convinto che anche questo genere di attività rappresenti un punto fondamentale dell’azione di prevenzione e costruzione della salute che sta in capo alle Aziende ULSS”

“Uno dei principali obiettivi che mi sono posto in questo mandato quale Assessore alla Famiglia – dichiara Mauro Michielon – è stato ed è tuttora quello di prevenire il disagio dei minori. Il progetto QWERT ha il merito di essere riuscito a parlare agli stessi con il loro linguaggio, che è quello del social network. Social che ci permette non solo di guidarli ad un uso consapevole dello stesso, ma anche a relazionarsi in modo positivo coi loro coetanei. Altresì, è possibile per l’Azienda ULSS riuscire a comunicare in modo continuo coi ragazzi durante tutto l’anno. Ora il nostro obiettivo non è solo quello di incrementare il numero dei ragazzi (950) che aderiscono al progetto QWERT, ma anche di aumentare ulteriormente i servizi a disposizione dei giovani, affinché non si sentano mai lasciati soli e abbiano sempre un punto riferimento.”

 


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