Vittorio Veneto - Tartarughe, pappagalli, serpenti e persino iguana sono ormai degli habituè degli ambulatori veterinari anche nelle nostre poco esotiche città. E i medici degli animali si sono adeguati, preparandosi a curarli proprio come farebbero con cani, gatti e furetti.

Però non capita a tutti di essere chiamati, a domicilio ovvio, a curare un elefante. Cosa che è successa al veterinario Renzo Piccin che, più sbalordito di noi, ha ricevuto la chiamata del signor Errani, capostipite di una famosa famiglia circense il quale, di passaggio in città con i suoi pachidermi, scritturati come artisti del circo di Praga, ha chiesto l’intervento del dottore.

Un po’ sconcertato, il veterinario non si è scoraggiato e seppure molto titubante ha preparato la sua borsa degli strumenti, probabilmente chiedendosi se le siringhe e il termometro sarebbero state sufficientemente grandi per un cotanto paziente, e è andato al circo.

L’impatto con gli elefanti è stato emozionante: “Ho avuto anche un po’ di paura – ci racconta -, perché come mi hanno visto hanno cominciato ad avvicinarsi rapidamente. Poi Errani mi ha spiegato che sono animali molto curiosi e simpatici. Una volta familiarizzato ho appurato quanto è vero, mentre mi occupavo del loro compagno malato, gli altri mi rubavano la borsa oppure venivano ad accarezzarmi con la loro proboscide”.

Per la cronaca, l’elefante in difficoltà, aveva una piccola infezione alla coda, prontamente guarita dal veterinario Renzo che è tornato a visitarlo per verificare come proseguiva la convalescenza.

Ma dell’aspetto clinico poco importa, ciò che conta è l’esperienza vissuta dal veterinario: “E’ stato molto bello anche perché ho potuto constatare personalmente che gli elefanti sono tenuti in ottime condizioni e che il rapporto con i proprietari è affettuoso, proprio come quello che hanno gli altri miei pazienti con i loro proprietari”.

Milvana Citter