SEMAFORIPAZZI NON SI ARRENDE
"Non capiamo le certezze del giudice Bottoli"
Vittorio Veneto - Non si rassegnano gli automobilisti multati dai T-red. Anche se rispetta le decisioni del giudice di pace Bottoli, che ha respinto gran parte dei ricorsi presentati dagli automobilisti contro le multe da photo-red, il comitato Semaforipazzi non comprende le certezze del giudice.
Innanzitutto sono contestati i 5 secondi del giallo: insufficienti per fermarsi in sicurezza, anche viaggiando a una velocità moderata di 50 km all’ora. "Se ci fosse stato un progetto sicurezza degli incroci - fanno presente i Comitati di difesa degli automobilisti - cosa prevista dalla Legge, questo avrebbe dovuto tener conto anche delle variabili che insistono su un incrocio semaforico come le condizioni atmosferiche (pioggia, gelo, neve), lo stato di usura dei pneumatici, le dimensioni stesse dell’incrocio". Risultato: il tempo del giallo dovrebbe essere ulteriormente prolungato.
Punto dolente è anche la mancata omologazione del prototipo dell'apparecchiatura che fa scattare le multe nei semafori vittoriesi. Proprio su quelle apparecchiature la Procura di Verona sta portando avanti un'inchiesta perché al Ministero dei Trasporti non sarebbe mai stato depositato il prototipo della società produttrice. A seguito di questo, è finito nel registro degli indagati per truffa l’amministratore delegato della società Ci.Ti.Esse, la stessa società che gestisce gli impianti di Vittorio Veneto e Villorba e che ha gestito quelli di Susegana, Santa Lucia e Vazzola.
Laura Repossi